Diplomati magistrali: nuovo sciopero in vista tra il 29 gennaio e il 12 febbraio prossimo

Per la scuola non c’è pace. Dopo lo sciopero dello scorso 8 gennaio, un nuovo blocco delle lezioni è previsto tra il 29 gennaio e il 12 febbraio prossimo, in vista degli scrutini intermedi di primo periodo. A proclamarlo è ancora una volta l’Anief.

Stavolta, insieme ai diplomati magistrali esclusi dalle GAE dalla sentenza del Consiglio di Stato, sono chiamati a incrociare le braccia anche i laureati in Scienze della Formazione Primaria

«Ci sono troppe questioni urgenti in sospeso – dice Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal – e non c’è più tempo. Urgono risposte immediate sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro per il personale docente e Ata, sul quale purtroppo gravano le scarse risorse economiche stanziate dalla legge di bilancio 2018, sull’inserimento nelle GAE di tutti gli abilitati e sulla conferma dei ruoli assegnati con riserva ai diplomati magistrali, adesso a rischio licenziamento dopo la sentenza della plenaria. Tanto più che in alcune regioni, in barba alle rassicurazioni del Miur, li stanno già cacciando dalla scuola».

I motivi dello sciopero

Primo fra tutti, quindi, l‘esclusione dalla GAE dei diplomati magistrali. Anief sembra infatti decisa a risolvere la questione e mettere in sicurezza i ruoli con riserva dei diplomati magistrali che rischiano la rescissione del contratto dopo la sentenza della plenaria. 

Nei giorni scorsi il sindacato ha realizzato una bozza di decreto legge per risolvere tutto in un colpo solo: «Garantire i diritti di tutti –  afferma ancora Pacifico – degli abilitati come i laureati in scienze della formazione primaria e i diplomati magistrale, che sarebbero graduati sulla base dei titoli posseduti e del servizio, garantendo posizioni apicali a chi possiede titoli di rango superiore o vanta anni di esperienza e servizio“.

Le modalità dello sciopero

Potrà scioperare nel periodo indicato – tra il 29 gennaio e il 12 febbraio 2018 – tutto il personale docente e Ata, precario o di ruolo, delle scuole di ogni ordine e grado.
Non è possibile scioperare per più di due giorni consecutivi e gli scrutini non possono essere differiti per più di 5 giorni rispetto alla scadenza programmata per la loro conclusione.
Ricordiamo poi che, a pena di denunce per comportamento antisindacale, il DS non può sostituire il docente che sciopera. Quindi, in caso di assenza di un insegnante, lo scrutinio – che deve avvenire secondo il principio del collegio perfetto – deve essere rinviato.