Diplomati magistrale, c’è GAE e GAE: non di ogni erba un fascio
Al momento della sentenza n. 11/2017 del Consiglio di Stato nelle GAE risultavano 64.751 iscritti per la scuola dell’infanzia, e 52.557 per la scuola primaria, per un totale di 117.308.
Non si tratta di altrettante persone, perché molti avevano l’iscrizione in entrambe le graduatorie.
Non sono stati forniti dati precisi, ma si può stimare che le “teste” siano effettivamente non più di 70-75 mila.
Tra questi iscritti, come ha precisato il sottosegretario De Filippo, 43 mila sono quelli che, iscritti con riserva, dovranno essere cancellati dalle GAE. E gli altri 25-30 mila?
Tra questi ci sono laureati e diplomati, ma per questi ultimi la cancellazione non ci sarà, in quanto iscritti a pieno titolo, come precisato dal Miur: “La sentenza non ha invece alcun impatto, né immediato né futuro, sui diplomati magistrali, già di ruolo o ancora oggi iscritti nelle GAE, che risultavano già iscritti nelle Graduatorie permanenti nel momento in cui la legge n. 296 del 2006 le ha trasformate in Graduatorie ad esaurimento. Questi ultimi, infatti, per essere inclusi nelle GAE, avevano dovuto conseguire o l’idoneità in un concorso pubblico per titoli ed esami o frequentare e superare un corso straordinario organizzato dal MIUR finalizzato al conseguimento dell’idoneità per la scuola elementare o dell’abilitazione per la scuola materna, corso destinato esclusivamente a coloro che erano in possesso del diploma magistrale o di scuola magistrale e di determinati requisiti di servizio”.
Non sappiamo se questi diplomati magistrali in regola e con pieno diritto di permanenza all’interno delle GAE siano a conoscenza della precisazione ministeriale e della loro legittima posizione. Se non lo sapessero, potrebbero unirsi agli altri diplomati ‘espulsi’ nelle azioni di protesta contro la sentenza e quindi contro loro stessi.
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