GAE e diplomati magistrali: la questione dei tempi di iscrizione nelle graduatorie

Nel dibattito che ieri al Consiglio di Stato ha accompagnato la seduta plenaria a Sezioni riunite per dirimere il contenzioso dei diplomati magistrali in GAE è emersa, tra l’altro, la questione dei tempi di iscrizione nelle Graduatorie ad Esaurimento.

Secondo la tesi dell’Avvocatura dello Stato, con la nascita delle GAE nel 2007 la legge ha definito un limite temporale netto tra chi aveva titolo ad entrare e chi no. E da quel momento, in una specie di ‘chi è fuori è fuori e chi è dentro è dentro’, sono stati esclusi nuovi ingressi anche con effetto retroattivo.

Le tesi opposte dei legali che patrocinano i diplomati magistrali hanno evidenziato invece che il valore abilitante del diploma, riconosciuto successivamente, preesisteva e, quindi, dovrebbe essere considerato valido con effetto retroattivo.

Se questo sarà il nodo da sciogliere da parte dei magistrati del Consiglio, non vi è dubbio che, al di là del merito, la soluzione dell’intricata vicenda si baserà soprattutto sull’interpretazione della normativa che, con il superamento delle graduatorie permanenti, ha dato vita alle graduatorie ad esaurimento.