
Di Menna (Uil): togliere la scuola dallo scontro politico
E’ necessario “togliere la scuola dall’agenda dello scontro politico“. Lo ha detto il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna, in apertura della giornata inaugurale del XII Congresso nazionale del sindacato da lui guidato negli ultimi anni.
Servirebbe invece “una sessione parlamentare per la scuola, una giornata della politica per il Paese nella quale si prendano impegni sulla modernizzazione della scuola e sul sostegno di quei tanti lavoratori che ne garantiscono il funzionamento,in grado di andare oltre l’alternarsi delle legislature. La scuola diventi priorità per il Paese“.
Le forze politiche, secondo Di Menna, “devono impegnarsi tutte, anche per evitare che le ragioni della scuola siano enfatizzate solo quando stanno all’opposizione, per un piano di investimenti che riequilibri il rapporto tra spesa per l’istruzione e Pil e il rapporto tra spesa per l’istruzione e spesa pubblica, da realizzare, con gradualità quando ci sarà la ripresa“.
Presentando i risultati di una ricerca sviluppata dalla Uil scuola, Di Menna ha sottolineato che alle sperimentazioni del Governo Prodi-Padoa Schioppa-Fioroni, volte ad accrescere l’efficienza ed efficacia della spesa, hanno fatto eco le politiche del Governo Berlusconi-Tremonti-Gelmini: “una linea che, al di là dei toni dello scontro politico, analizzata cifre alla mano rivela una sequenza abbastanza continua, con una brusca accelerata dei fenomeni legati ai ‘tagli’ nell’ultimo anno“.
Ma la modernizzazione della scuola e soprattutto le riforme, per avere successo, “devono derivare da una intesa politica tra maggioranza e opposizione”, ha concluso Di Menna, “e la Uil Scuola continua a sollecitarla“.
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