Di Menna (Uil scuola): risposte subito o protesta unitaria

Contratto e interventi sulla scuola sono oggetto dei due incontri di oggi con il ministro Giannini e di lunedì prossimo con il ministro Madia, fissati a seguito delle iniziative sindacali. Se il Governo non darà risposte proporremo agli altri sindacati scuola di intensificare le iniziative di protesta. Così Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola.

E’ assurdo pensare ad una buona scuola tenendo bloccati contratti e retribuzioni fino al 2019“, spiega il sindacalista. “Nei due incontri proporremo al Governo di seguire la via maestra per avviare il confronto, rinnovare il contratto di lavoro, e regolare il rapporto di lavoro per via negoziale. Non si può pensare ad una ‘ buona scuola’ se non si risolve il buco nero rappresentato dalla mancata valorizzazione di chi , ogni giorno, con il proprio lavoro, la fa funzionare“.

Per fare una buona politica“, aggiunge Di Menna, “il Governo deve investire in istruzione, non può limitarsi a commentare cosa dovrebbe essere fatto,  come suggerisce, tra gli altri, il governatore della Banca d’Italia, Visco. Ricordiamo che siamo al penultimo posto nel rapporto tra spesa per l’istruzione e spesa pubblica e, se non si cambia, saremo all’ultimo. Fuori dall’Europa“.

La Uil scuola ritiene che dopo la consegna delle 300 mila firme dello #sbloccacontratto, e dopo la manifestazione di sabato scorso, vada mantenuta e rafforzata l’azione unitaria di tutti i sindacati scuola, evitando iniziative di singole organizzazioni “che sicuramente non aiutano a dare forza alle richieste del personale della scuola“.

Ma se il Governo non darà risposte, conclude Di Menna,  “amplieremo il piano di iniziative da fare insieme agli altri sindacati scuola con al centro il rinnovo del contratto e la specificità della scuola. Iniziative che comprenderanno lo sciopero e la continuità della mobilitazione in sede di scrutini e per l’intero anno scolastico“.