Devolution in arrivo/1. Il testo in discussione

In settimana la Camera dovrebbe arrivare al voto finale sull’art. 34 del disegno di legge di riforma della Costituzione. E’ l’articolo che contiene la cosiddetta “devolution”, e che recepisce con qualche modifica l’originaria proposta avanzata dalla Lega. In particolare il comma quarto dell’art. 117 dell’attuale Costituzione sarebbe sostituito – sempre che non intervengano ulteriori aggiustamenti nel successivo iter della legge, che prevede altri tre passaggi parlamentari – dal seguente testo:
“Spetta alle Regioni la potestà legislativa esclusiva nelle seguenti materie:
a) assistenza e organizzazione sanitaria;
b) organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche;
c) definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico delle Regioni
d) polizia locale;
e) ogni altra materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato”.
Rispetto alla formulazione iniziale, la materia scolastica “devoluta” alle Regioni è meglio specificata. In sostanza, alle Regioni sarebbero assegnate tutte le competenze organizzative e gestionali, senza la distinzione contemplata nell’attuale art. 117 tra sistema di “istruzione” (a legislazione concorrente tra Stato e Regioni) e sistema di “istruzione e formazione professionale” (a legislazione esclusiva delle Regioni). Simmetricamente, la definizione dei programmi scolastici e formativi di interesse nazionale – senza distinzione tra i due sistemi – sarebbe tutta di competenza dello Stato.