Dentro i nuovi quadri orario: confronti nei tecnologici

I vecchi indirizzi degli istituti tecnici rivivono in buona misura nei nuovi indirizzi dei licei tecnologici, ma non è agevole confrontare vecchi e nuovi quadri orario, anche per la presenza di nuove discipline che non sempre corrispondono a quelle precedenti. Quando le nuove Indicazioni nazionali per i Licei saranno rese note (il ministro, nel corso del recente confronto sindacale, ha assunto l’impegno di farlo presto), sarà forse più facile individuare corrispondenze.
Il primo dato di rilievo, comune a tutti gli indirizzi, riguarda il nuovo monte ore settimanale obbligatorio che nei primi due anni di corso scende a 30 ore contro le 36 di prima e che negli ultimi tre anni di corso scende da 36 a 33 ore. Ciò come conseguenza del fatto che l’orario d’obbligo è definito in 27 ore settimanali, a cui nei primi due anni si devono aggiungere tre ore opzionali obbligatorie (a scelta nell’area linguistica o matematica), mentre negli ultimi tre anni di corso vanno aggiunte otto ore opzionali obbligatorie di approfondimenti di indirizzo.
Complessivamente nei cinque anni di corso si perdono 21 ore obbligatorie, anche se non va dimenticato che a cominciare dal terzo anno sono possibili tre ore settimanali opzionali.
La riduzione dell’orario potrebbe avere effetti sensibili anche sugli organici (ma è prematuro affermarlo); avrà certamente effetti sull’orario effettivo di prestazione dei docenti, perché, soprattutto nei primi due anni di corso, non potranno più esserci le ragioni di forza maggiore che giustifichino la riduzione dell’ora di lezione degli alunni con beneficio degli insegnanti che non hanno l’obbligo di recupero.