Decreto Scuola approvato in CdM, sindacati soddisfatti: ‘Rispettati gli impegni’

I vincitori e gli idonei dei vecchi concorsi potranno essere immessi in ruolo una regione diversa da quella della propria graduatoria, il fondo per valorizzare gli insegnanti potrà essere destinato a premiare, oltre ai docenti a tempo indeterminato, anche i supplenti con contratto fino al 30 giugno o al 31 agosto e il conto complessivo, da qui al 2021, delle nuove assunzioni nella scuola cresce ancora. Fermata inoltre l’idea del controllo biometrico per i DS e via libera ai concorsi. Con queste novità il Decreto Scuola ha ricevuto nella giornata dello scorso 10 ottobre l’ok dal Consiglio dei Ministri. Entusiasti in sindacati: “Confermati gli impegni assunti”.

Scopri cosa prevede, punto per punto, il Decreto Scuola

“La Cisl Scuola è soddisfatta nel vedere accolti i punti dell’Intesa, ivi compresa la previsione di un concorso riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA – dichiara Maddalena Gissi (Cisl Scuola) -. Occorre ora che l’esame parlamentare proceda il più rapidamente possibile; seguiremo attentamente i lavori di Camera e Senato. Al Ministro chiediamo altresì di attivare con la massima urgenza i “tavoli” per consentire, attraverso la legge di bilancio e i suoi collegati, l’attuazione degli altri punti contenuti nell’Intesa del 1° ottobre, dal disegno di legge per le nuove abilitazioni alla specifica trattativa per il rinnovo contrattuale”.

“I patti si rispettano, il risultato del Consiglio dei ministri risponde all’intesa sottoscritta nelle scorse settimane – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi -. Riguardo al concorso per i DSGA facenti funzione, che sembravano essere scomparsi dal testo del decreto, diamo atto al Ministro di aver risolto un problema che non è tecnico ma politico Il confronto con il sindacato – aggiunge Turi – è il confronto con il mondo reale. Il metodo fin qui seguito consente di procedere dando la concretezza dei provvedimenti e rompe un sistema di egoismi ingiustificati che stanno avvelenando il clima politico e sociale. Ora resta da percorrere un altro pezzo di strada, quella tracciata nella seconda parte dell’accordo. Vanno date certezze alle persone, penso – aggiunge il segretario Uil Scuola – ai docenti che non rientrano nel concorso straordinario. E vanno date prospettive alla scuola, definendo percorsi abilitanti per esercitare la professione docente che abbiano a riferimento anche i nuovi laureati. Oggi possiamo dire che ha vinto la ragione e la scuola può ben sperare”.

Sulla stessa linea anche FLC CGIL che attraverso un comunicato stampa esprime “soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dei provvedimenti legati all’Intesa fra MIUR e organizzazioni sindacali siglata il 1° ottobre. Il concorso straordinario per le lavoratrici e i lavoratori precari con almeno 36 mesi di servizio nella scuola, l’indizione del concorso ordinario nella scuola secondaria, il concorso riservato per il personale amministrativo facente funzione di DSGA, sono tutti passi importanti a garanzia della continuità didattica e della qualità dell’offerta formativa. Migliaia di lavoratrici e di lavoratori attendevano questi provvedimenti come giusto riconoscimento di professionalità che, da anni, mandano avanti le nostre scuole in condizioni di precarietà e di instabilità, lavorativa e di vita. A questi primi passi tanti ancora, e in tempi rapidi, dovranno seguire, primo fra tutti un sistema strutturale di abilitazione e formazione dei docenti insieme alla regolarità nell’indizione dei concorsi. Continueremo a batterci fino a quando tutti i posti docenti ed Ata non saranno coperti da personale stabilizzato”.