Decreto ‘dignità’, sì del Senato: i provvedimenti che toccano la scuola

Il decreto “dignità” è legge. 155 i sì del Senato, 125 i no e un solo astenuto. All’interno del decreto sono due i provvedimenti che riguardano la scuola, quello relativo alla questione diplomati magistrali e quello invece che riguarda le supplenze su posti vacanti dopo 36 mesi di servizio. La legge entrerà in vigore con la firma del Presidente della Repubblica e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Decreto “dignità”: la questione diplomati magistrali

La legge ha l’obiettivo di risolvere la questione dei diplomati magistrale, nata in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha escluso dalle GaE i diplomati magistrali ante 2002.

La legge prevede che l’esecuzione delle sentenze possa avvenire entro 120 giorni dalla notifica e interviene su due fronti, quello della continuità didattica a.s. 2018/19 e del reclutamento docenti infanzia e primaria. Per quanto riguarda la continuità didattica, per i diplomati magistrale assunti in ruolo con riserva, dopo l’esecuzione delle sentenze, il contratto sarà trasformato in una supplenza al 30/06/2019. Per i diplomati magistrale con supplenza annuale (al 31/08), dopo l’esecuzione delle sentenze, il contratto sarà trasformato in una supplenza al 30/06/2019.

Per quanto poi riguarda il reclutamento docenti infanzia e primaria, invece,  ricordiamo che la legge prevede un concorso ordinario e uno straordinario.

Il concorso straordinario è riservato ai diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e ai laureati in scienze della formazione primaria che abbiano svolto due anni di servizio presso le scuole statali.

Il concorso ordinario è invece bandito, ai sensi dell’articolo 400 del D.lgs. 297/94 e successive modificazioni e dell’articolo 1, comma 109 lettera b) e 110, della legge n. 107/2015, con cadenza biennale (al riguardo il Servizio Studi del Parlamento ha evidenziato che è necessario modificare l’articolo 400 del D.lgs. 297/94, secondo cui i concorso hanno cadenza triennale).

Possono partecipare al concorso i docenti in possesso dell’abilitazione, ossia i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e i laureati in Scienze Formazione Primaria.

Decreto “dignità”: le supplenze su posti vacanti dopo 36 mesi di servizio

La nuova disposizione abolisce il divieto introdotto dalla Legge 107/15 di attribuire supplenze su posti vacanti e disponibili (quelle al 31/08)  al personale sia docente che ATA che avesse già svolto 36 mesi di servizio.

Decreto “dignità”, Fedeli: boom di conteziosi

L’ex ministra dell’Istruzione e ora senatrice Valeria Fedeli ha subito commentato il decreto dichiarando che “rende più difficile per le aziende assumere, soprattutto i giovani e soprattutto nel Mezzogiorno. I posti di lavoro a tempo indeterminato non si creano ingessando i contratti, ma con incentivi e politiche del lavoro, industriali ed economiche, delle quali non c’è l’ombra. Nella scuola il decreto darà luogo ad una serie infinita di contenziosi con un danno per lo Stato di centinaia di milioni di euro”.

Per l’ex ministra, “continua la propaganda del governo. Ma di dignitoso per le lavoratrici questo decreto ha solo il titolo, inventato ad arte, cui non corrispondono contenuti”.