È di oggi la notizia di un intervento di due esperti inglesi, il dottore Simon Cauchemez e il professore Neil Ferguson, dell’Imperial College di Londra, che avvertono su “the Lancet Infectious Disease”, a sua volta ripreso dal Guardian, che chiudere le scuole per lunghi periodi potrebbe arginare la diffusione dell’influenza suina, alleggerire il lavoro degli ospedali e limitare potenzialmente il numero dei decessi provocati dal virus H1N1.

I ricercatori osservano che i bambini sono un bersaglio facile del virus H1N1, nei quali si diffonde a un’altissima velocità. Per questo, secondo gli esperti, sarebbe opportuna una chiusura prolungata delle scuole, secondo gli esperti. Il 60% dei casi – proseguono i due – finora riguarda persone giovani, dai 18 anni in giù, con maggiore incidenza sui 5-15enni. Il governo dovrebbe rivedere le attuali politiche sulle date di apertura degli istituti scolastici durate la pandemia prima che gli scolari di scuola primaria e secondaria del Regno Unito tornino dalle vacanze, nel caso in cui la malattia diventi più pericolosa, hanno messo in guardia Cauchemez e Ferguson, che lavorano al dipartimento di malattie infettive e epidemiologia.

I due esperti non hanno precisato quanto dovrebbe durare questa chiusura, ma hanno detto che dovrebbe essere “prolungata“, per essere efficace. Secondo loro, “tutti i paesi dovrebbero preparare dei piani per essere pronti a chiudere“. Circa 20 scuole “contagiate” in Gran Bretagna sono state chiuse a maggio, quando il virus era al suo inizio, nel tentativo di bloccarlo. In passato, le esperienze di chiudere le scuole in altri paesi in caso di epidemia confermano che la strategia funziona, aggiungono.