Dalla Maturità al PNRR, ministro Bianchi incontra gli studenti. Consulte: ‘Incontro andato bene, ma la seconda prova si farà’

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha incontrato lo scorso 8 febbraio l’Ufficio di coordinamento nazionale delle Consulte studentesche (UCN), composto dai presidenti dei coordinamenti regionali. “L’incontro è andato molto bene. Ma non siamo stati assecondati sull’eliminazione della seconda prova scritta della maturità, che si farà“, ha detto all’Adnkronos il portavoce nazionale, Marco Scognamillo, studente al terzo anno di liceo classico Azuni a Sassari,

L’UCN è stato di recente rinnovato e proprio in questi giorni ha eletto Scognamillo portavoce nazionale. Dei 21 componenti, 8 sono studentesse, il 38% del totale. La partecipazione alle ultime votazioni per l’elezione dei rappresentanti provinciali delle Consulte studentesche (fra cui sono stati scelti i componenti dell’UCN incontrati oggi dal Ministro) è stata particolarmente elevata: in media ha partecipato oltre il 63% delle e degli aventi diritto, con punte, in alcune Regioni, del 99,1% (Calabria), dell’83,5% (Basilicata), dell’81,4% (Campania, Marche, Molise).

Il Ministro ha aperto la riunione esprimendo vicinanza ai ragazzi della comunità scolastica della Calabria, con riferimento al caso emerso nella Provincia di Cosenza, che il Ministero sta seguendo da vicino. “Le Consulte rappresentano un grande valore per la comunità scolastica. Sono uno spazio importante di espressione. L’alta percentuale dei votanti dimostra una voglia di partecipazione che è sana e vitale”, ha sottolineato il Ministro. Alla luce del rinnovo dell’UCN, il Ministro ha confermato che il confronto con le nuove rappresentanze sarà “permanente“. Per affrontare “problemi che sono ben più antichi della pandemia. Va costruita insieme quella nuova scuola che voi dovete poter frequentare e che deve poter frequentare chi verrà dopo di voi. Il PNRR è lo strumento per farlo“, ha proseguito il Ministro. 

I rappresentanti degli studenti hanno elencato i temi su cui intendono confrontarsi. Gli Esami di Stato, ma anche l’insegnamento dell’Educazione civica e di quella ambientale, lo sport, la riforma dell’Istruzione tecnica e professionale, i temi del PNRR, l’orientamento, la valorizzazione dei loro territori, anche attraverso eventi dedicati. Sugli Esami il Ministro ha voluto illustrare le ragioni che hanno portato alla proposta fatta e ha ascoltato le posizioni dell’UCN.Non dobbiamo avere paura di tornare progressivamente verso la normalità. Una nuova normalità“, ha spiegato il Ministro, “che ci porti verso una revisione complessiva del sistema, verso quella scuola nuova di cui c’è urgente bisogno“.

Ci dispiace non essere stati accontentati sulla seconda prova scritta – ha detto Scognamillo – . Ma non era scontato che venissimo convolti nel processo decisionale. E questo è già un successo. Una riunione di questo tipo, durata due ore non c’era mai stata. Per fare il punto: il ministro vuole portare avanti il discorso della seconda prova scritta ma ci ha riconosciuto l’importanza di una buona valutazione. Non ci ha dato una informazione certa, ma ha promesso che l’attenzione sulla corretta valutazione sarà per lui un ottimo spunto di riflessione. Poiché l’esame di stato pesa sul voto finale al 60%, potrebbe prendere in considerazione la nostra proposta di abbassarne il valore al 30%. In sostanza faremmo la seconda prova scritta, a cui verrebbe data una importanza minore”.

Per quanto riguarda gli altri temi discussi, “l’alternanza scuola lavoro, Pcto, la riforma della scuola, cultura e formazione e monitoraggio delle infrastrutture scolastiche e dei trasporti, il ministero vuole inglobarci nelle task force del Pnrr per dare voce agli studenti sulle 6 macro riforme. Ci ha messo a disposizione documenti interni su cui lavorare ed invitato a integrare nelle nostre proposte il tema della dispersione scolastica” ha concluso il portavoce nazionale delle consulte studentesche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA