Dagli Stati generali alla Finanziaria 2002: novità sull’organico?

Gli organici del personale docente, secondo la Finanziaria 2002 definitivamente approvata dal Senato il 22 dicembre, verranno d’ora in poi determinati “sulla base del numero degli alunni iscritti, delle caratteristiche e delle entità orarie dei curricoli obbligatori relativi ad ogni ordine e grado di scuola”, e di altri elementi riferiti al territorio, al sostegno, alle condizioni di funzionamento della scuola.
Quell'”obbligatori” colpisce. Fra questa previsione della nuova legge e il progetto presentato agli Stati generali sembra esserci qualcosa che stride. Infatti, dal “combinato disposto” della nuova finanziaria e del rapporto Bertagna – che prevede una dotazione oraria obbligatoria di 25 ore contro le attuali 30 – potrebbe apparentemente derivare una variazione dell’organico. Vediamo perché.
Il prof. Bertagna nella relazione agli Stati generali ha affermato che “contro un organico attuale costruito su 12.700 ore di lezione in 13 anni, la nostra ipotesi ne garantisce 13.500 in 12”, lasciando intendere che gli organici dei docenti verrebbero costruiti sulla base della somma degli orari obbligatori e di quelli facoltativi. Questa interpretazione riemerge nella slide n. 8 della stessa relazione (media delle ore di lezione per gli studenti della scuola media), nella quale si fornisce un eloquente esempio, precisando che con la situazione attuale della scuola media vi sono annualmente 1.089 “ore su cui si costruisce l’organico”, mentre con la proposta del Grl (gruppo ristretto di lavoro) “l’organico si fa su 1.125 ore di lezione”, che sono la somma di 825 ore annuali di curricolo obbligatorio e di 300 ore annuali di facoltativo.
Dalla proposta del Grl sembrerebbe dunque che l’organico sia destinato ad aumentare, mentre la legge finanziaria 2002, se il curricolo obbligatorio si dovesse davvero abbassare a 25 ore settimanali contro le attuali 30, lo farebbe invece ridurre. Staremo a vedere.