Crocifisso sì, crocifisso no: il caso di sparizione in una scuola romana

L’episodio avvenuto nella scuola media “Alberto Sordi” dell’istituto “Suor Celestina Donati” di Roma ha riportato l’attenzione sulla delicata e dibattuta questione del Crocifisso nelle scuole. Una docente ha denunciato la scomparsa del Crocifisso da due classi mentre in una terza il simbolo verrebbe tolto e riposto in un cassetto in base alla volontà del docente che vi tiene lezione. A raccontare l’episodio Leggo.it.

Le sparizioni, secondo la professoressa che ha reso noto l’accaduto, si sarebbero verificate in seguito a una sua discussione con un collega; secondo quest’ultimo, che ha negato ogni genere di responsabilità rispetto ai casi di sparizione dei Crocifissi, sarebbe stato giusto garantire la libertà ai singoli docenti in servizio di decidere se tenere o meno il simbolo appeso, coerentemente con il principio di laicità della scuola sancito dalla Costituzione. La dirigente scolastica, Maria Ponticello, sta svolgendo indagini per fare luce sulla vicenda, non ha ancora attribuito sanzioni e si è detta molto stupita dalla situazione venutasi a creare.

A diffondere la notizia ha contribuito, in particolare, il segretario della Lega della sezione di Ponte Milvio Riccardo Corsetto, postando, tramite il proprio account Facebook, la lettera integrale ricevuta dalla docente protagonista dell’episodio. Esplicita è stata la condanna dell’esponente della Lega, che non ha escluso “blitz fuori dall’istituto” per manifestare il suo dissenso: ha sottolineato come il Crocifisso non offenda nessuno e la sua eliminazione rappresenti una grave offesa in primis nei confronti degli studenti.

Molto distanti, su questo tema, sono le posizioni dell’attuale Ministro dell’Istruzione e del suo predecessore. Da una parte, Fioramonti si è sempre detto a favore di un modello di scuola laico, non associato ad alcun credo religioso e aperto a tutte le culture; dall’altra, Bussetti è stato un convinto sostenitore dell’obbligo di appendere il Crocifisso nelle classi di tutte le scuole.