Cosa sperimentare nella scuola dell’infanzia

A questo punto non è chiaro come sarà il “test” che verrà effettuato da settembre in poche scuole: riguarderà l’anticipo o il maestro prevalente, o tutti e due? E l’inglese dalla prima elementare?
Nei prossimi giorni dovrebbe esser data risposta a queste domande. Nel frattempo, andiamo a vedere i contenuti di quanto sottoposto al Cnpi.
Cominciamo dalla scuola dell’infanzia.
I contenuti della sperimentazione che il MIUR intende proporre ad una manciata di scuole dell’infanzia (sezioni dei più piccoli) ed elementari (prime classi), sono indicati nella richiesta di parere rivolta al Consiglio nazionale della pubblica istruzione.
Per la scuola dell’infanzia la sperimentazione, per chi la vuole adottare, dovrebbe riguardare:
Attuazione obbligatoria delle “Indicazioni” per il conseguimento dei livelli essenziali di prestazione (cosa fare e cosa insegnare, secondo un documento predisposto dal MIUR);
Attuazione flessibile delle “Raccomandazioni” per lo svolgimento delle attività educative e didattiche (come organizzare e come realizzare gli interventi, secondo il documento del MIUR);
Predisposizione dei “Piani Personalizzati delle Attività Educative” per ciascun bambino;
Portfolio (cartella) delle competenze che raccoglie il curricolo del bambino con i suoi percorsi formativi con aggiornamento continuo delle competenze acquisite;
Flessibilità organizzativa per la riorganizzazione delle sezioni, la ristrutturazione degli spazi, la rimodulazione dei tempi e l’accoglienza per i bambini più piccoli;
Anticipo delle iscrizioni dei bambini che compiono i 3 anni entro il 28 febbraio 2003, d’intesa con gli Enti locali;
Continuità con la scuola primaria e con i servizi all’infanzia come impegno da realizzare d’intesa;
Formazione in servizio, risorse e organismi di supporto, secondo opportunità formative offerte dall’Amministrazione scolastica.