Contratto/7: dirigenti ingabbiati

La figura del dirigente scolastico non esce certamente rafforzata dal contratto della scuola sottoscritto dal quartetto CGIL-CISL-UIL-SNALS. Non è che l’ANP (che ora si chiama «associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola») non se lo aspettasse, come mostrano sue prese di posizione anche recentissime (www.anp.it). Era perfino circolata l’ipotesi che il vicario sarebbe stato scelto dal collegio dei docenti in una rosa di cinque (tre per i convitti) proposti dal dirigente: il perfetto rovesciamento della regola, in vigore da moltissimo tempo, che consente al dirigente di scegliere tra i docenti votati dal collegio. Il vicario sarebbe diventato il rappresentante del collegio anziché la persona di fiducia del dirigente, del quale era chiamato a esercitare le funzioni vicarie in caso di assenza o impedimento. Alla fine l’accordo al tavolo contrattuale è stato raggiunto, ma con una soluzione inattesa: il rischio dell’attenuazione della figura del vicario, o vicepreside (alcune sue attribuzioni dovrebbero ora essere definite dal collegio docenti, art. 35), proprio la più emblematica tra quelle figure ad “alta professionalità” alle quali l’ANP aveva rivolto le sue proposte di collaborazione e rappresentanza con il suo convegno del 7 maggio 2003. Pur non essendo esplicitamente richiamata nel testo contrattuale la figura del vicario (ma c’è un rinvio all’art. 37 del CCNI del 21/8/99), resta comunque la disposizione del Testo unico (art. 7) che prevede la conferma di questa funzione, di un docente collaboratore che “sostituisce il direttore didattico o preside in caso di assenza o impedimento”. Il decreto legislativo 165/2001 consente al dirigente di scegliere collaboratori di sua fiducia, ai quali delegare “specifici compiti”, nell’ambito delle “proprie funzioni organizzative e amministrative”, ma per due di loro dovrà discuterne prestazioni e compensi con le RSU, che non escono affatto indebolite da questo contratto, come mostra il lungo elenco delle materie di contrattazione ad esse attribuite (art. 6). Un altro organo che non esce ridimensionato dal contratto è il collegio dei docenti, al quale spetta tra l’altro di identificare con propria delibera le “funzioni strumentali” alla realizzazione del POF e di individuare i docenti che le svolgeranno. Se l’intenzione dei sindacati era quella di ingabbiare i dirigenti scolastici, e di contrapporsi all’ANP sul piano della rappresentanza delle figure professionali intermedie, sembrano voler fare sul serio.