Contratto scuola, Valditara: ‘Per docenti e personale più di 2mila euro di arretrati a Natale. Orgoglioso di avere mantenuto impegno’

Ottenuto il via libera della Corte dei Conti, la sequenza contrattuale che anticipa nella misura del 95% i benefici economici del nuovo Contratto scuola ha visto lo scorso 6 dicembre la firma definitiva da parte dell’ARAN e dei sindacati. “Questo Natale docenti, personale amministrativo e in generale tutti i lavoratori del settore scolastico riceveranno più di 2.000 euro di arretrati nella loro busta paga: stiamo parlando di una platea di circa 1,2 milioni di dipendenti pubblici, tra cui più di 850mila insegnanti. Sono orgoglioso di avere dato seguito a un impegno che avevo assunto sin dal primo giorno del mio insediamento al Ministero dell’Istruzione e del Merito, con l’obiettivo di garantire a tutte le persone afferenti al mondo della scuola il giusto riconoscimento per il loro lavoro”, afferma Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito.

Questo – conclude il Ministro – non è che il primo di una serie di provvedimenti che hanno come obiettivo la valorizzazione dei docenti e di tutto il personale, a cui è affidata la più nobile delle missioni: formare le generazioni future attraverso i loro insegnamenti”.

“E’ importante e molto positivo che la firma definitiva avvenga in tempi che consentono di rispettare l’impegno assunto a novembre per ottenere l’erogazione dei benefici arretrati entro l’anno in corso”, dichiara Ivana Barbacci commentando a caldo l’esito dell’incontro all’ARAN. “Ora ci attende a gennaio la ripresa del negoziato – aggiunge la segretaria della CISL Scuola, Università e Ricerca – per completare la parte economica del contratto, utilizzando pienamente anche i 300 milioni di euro previsti dalla finanziaria dello scorso anno, che siamo riusciti a rendere disponibili per questo rinnovo. Sulla parte normativa il negoziato è andato avanti nelle ultime settimane e proseguirà fino alla completa definizione di un quadro normativo che vogliamo rendere più adeguato alla complessità dei diversi profili professionali presenti nel nostro comparto. Per la scuola ci sono ancora molti nodi da sciogliere: dagli ordinamenti Ata, con una valorizzazione di tutto il personale e in particolare dei Dsga e degli assistenti facenti funzione, alla revisione della parte relativa alle attività funzionali all’insegnamento, alla piena esigibilità del diritto alla formazione di tutto il personale. Ci sono poi i nodi riguardanti il superamento dei vincoli della mobilità introdotti da diverse norme di legge, la questione delle sanzioni disciplinari, i diritti del personale precario”.

“Ora l’attenzione si sposta sulle trattative per il rinnovo del CCNL che proseguiranno il 15 dicembre e si concentreranno sulla parte normative, relazioni sindacali e sanzioni disciplinari, e sulle ulteriori risorse che saranno rese disponibili per la valorizzazione del personale della scuola”, fa sapere Snals Confsal. “Il contratto sugli aumenti economici è il frutto della grande mobilitazione messa in campo dallo Snals Confsal e dalle altre organizzazioni sindacali nei mesi precedenti e risponde alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori nella difficile congiuntura economica che sta attraversando il nostro Paese”.

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