Contratto e riforma: fumata bianca e fumata nera

Le due concomitanti attese sul contratto della scuola e sul primo decreto di attuazione della riforma Moratti hanno avuto esiti nettamente diversi.
Per il primo è stata raggiunta l’intesa e si stanno definendo aspetti secondari del testo d’accordo prima di diffonderlo in categoria in vista delle prevedibili assemblee di consultazione.
Il decreto legislativo di avvio della riforma atteso per l’approvazione in Consiglio dei Ministri, dopo il rinvio deciso nella seduta del 9 maggio, non è stato discusso nel Consiglio di venerdì 16 maggio e dovrà attendere una successiva seduta consiliare, a riprova delle difficoltà registrate all’interno della stessa maggioranza.
L’intesa sarà certamente trovata, ma l’ulteriore rinvio pone pesanti pregiudiziali all’approvazione finale del decreto in tempo utile per l’avvio della riforma dal prossimo anno scolastico.
Il testo del decreto, una volta approvato dal Consiglio dei ministri, dovrà essere poi sottoposto al parere della Conferenza unificata Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari che avranno 60 giorni di tempo per pronunciarsi.
E l’estate ormai incombe.