Conferenza Stato-Regioni/3. Il rinvio

Vasco Errani, presidente della conferenza delle Regioni, dopo aver invitato il governo a “fermarsi“, ed aver perfino abbandonato a un certo punto i lavori della Conferenza unificata, si è però dichiarato disponibile a riprendere il confronto a gennaio, alla ripresa delle attività dopo le festività di fine d’anno.
A quel tempo, tuttavia, la data di scadenza delle iscrizioni per il 2006-2007 sarà assai vicina (25 gennaio 2006), e il mancato tempestivo accordo tra lo Stato e le Regioni (il 15 dicembre 2005 era da questo punto di vista una data limite) vanifica di fatto la segreta speranza del Miur di annunciare, prima della chiusura delle iscrizioni, la possibilità per le scuole di avviare la sperimentazione di alcune nuove tipologie liceali. Con ciò illudendosi forse di aver messo al riparo la riforma da profonde modifiche, in caso di esito negativo per l’attuale maggioranza della prossima tornata elettorale.
Il ministro La Loggia, presidente della Conferenza unificata, ha detto a sua volta che riporterà al presidente Berlusconi “l’esigenza di un rinnovato concerto istituzionale per un riequilibrio dei rapporti che hanno portato alla mancata trattazione di alcune rilevanti questioni che riguardano la vita di tutti i cittadini“. Una formula felpata per prendere un po’ di tempo: quello che serve al governo per costruire almeno qualche premessa istituzionale per l’avvio della riforma. Ma a partire dal 2007-2008.