Concorso/2. Un esercito di 10 mila commissari d’esame. Quanto guadagnano

Poiché ogni commissione deve essere composta da presidente, due docenti commissari e due membri aggregati (per lingua straniera e per informatica), serviranno cinque membri effettivi. Ad essi vanno affiancati, fin dall’inizio, altrettanti membri supplenti.

Dovranno essere reperiti pertanto circa 10 mila commissari, un piccolo esercito di esaminatori.

Possono essere presidenti di commissione: professori universitari, dirigenti scolastici o dirigenti tecnici (ispettori).

Considerato che per tutti i commissari del concorso non è previsto l’esonero dal servizio e che, soprattutto per i dirigenti scolastici presidenti di commissione, i prossimi mesi saranno carichi di impegni a scuola, si prospetta arduo il compito degli Uffici Scolastici Regionali di provvedere alla costituzione delle commissioni. Potranno presentare domanda per far parte delle commissioni anche dirigenti scolastici o docenti in pensione da non più di tre anni e con non più di 70 anni di età. I pensionati possono essere un aiuto, ma potrebbe non bastare. C’è da aspettarsi che in qualche caso gli  Uffici Scolastici Regionali dovranno ricorrere a precettazioni.

Del resto il corrispettivo economico per i commissari non è particolarmente incentivante: 251 euro per il presidente e 209,24 euro per i commissari (valori lordi). Al giorno? No: per tutto il lavoro, in un arco di tempo che va dall’insediamento delle commissioni (aprile) alla pubblicazione delle graduatorie (probabilmente luglio-agosto per la maggior parte delle commissioni). Vanno poi aggiunti 50 centesimi di euro per la correzione di ciascun elaborato e 50 centesimi di euro per ogni candidato esaminato all’orale. Pertanto a ciascun membro di una commissione di 500 candidati (numero massimo), verranno riconosciuti 250 euro per lo scritto. Ipotizzando che all’orale sia ammesso il 50% dei candidati, per l’orale verranno riconosciuti ulteriori 125 euro. Tirando le somme, ogni commissario potrà aspettarsi un corrispettivo tra i 300 e i 700 euro lordi.

Il tutto senza essere esonerati dal servizio, quindi si tratta di lavoro straordinario.

E a giugno e luglio la concomitanza degli esami di Stato confliggerà con i lavori delle Commissioni di concorso. (2. Segue)