Concorso per dirigenti scolastici/1. Mancano i posti per i vincitori

Dopo la pubblicazione dell’elenco dei candidati ammessi alle prove orali del concorso per dirigenti scolastici in Emilia-Romagna, arrivati esattamente a metà delle regioni che devono concludere la correzione delle prove scritte, si cominciano a fare previsioni preoccupate sull’esito finale di questa tormentata e discussa selezione.

La preoccupazione non riguarda tanto gli ammessi (siamo attualmente intorno al 42% di candidati che hanno superato gli scritti), quanto soprattutto i posti effettivamente disponibili per i vincitori.

Il bando parlava di 2.386 posti a concorso, ma già quest’estate, quando è stata varata la legge n. 111 sul dimensionamento, si è capito che quei posti sarebbero stati meno, molto meno.

Per effetto del ridimensionamento della rete sono stati soppressi dal prossimo anno scolastico 1.013 istituzioni scolastiche (943 per il 1° ciclo e 70 per il 2°) e i relativi posti di dirigente scolastico, senza contare che in diverse regioni il piano di dimensionamento verrà completato l’anno prossimo.

In molte regioni dove negli scorsi anni gli interventi sulla rete scolastica erano stati un po’ blandi, la riduzione di sedi è stata necessariamente più radicale e ha comportato soppressioni maggiori di sedi.

In altre regioni, dove la situazione delle istituzioni scolastiche era già abbastanza normalizzata sotto l’aspetto della consistenza della popolazione scolastica, le riduzioni per effetto della legge 111 si sono fatte sentire meno.

Si prospettano, quindi, situazioni diverse tra i territori, quasi tutte, però, all’insegna dell’emergenza di posti. Per contenere questo rischio di un concorso che potrebbe non avere vincitori o, quanto meno, di averne pochi subito e non molti altri nel triennio successivo di validità delle graduatorie di merito, l’Amministrazione è corsa ai ripari non proponendo per i dirigenti scolastici la proroga di permanenza in servizio al raggiungimento dei 65 anni di età.

Sono risultati pensionati 1.060 dirigenti scolastici che hanno a malapena contenuto quel numero di posti soppressi per il dimensionamento.

Le situazioni più critiche per mancanza di posti per i prossimi vincitori si registrano in Puglia, dove vi sono state 192 posti soppressi (95 pensionamenti), nel Lazio 136 soppressioni, in Campania 114, in Sicilia 112 e in Calabria 100, e forse non è una pura coincidenza che nelle stesse regioni, tranne la Calabria, le operazioni di correzione degli elaborati non sono ancora ultimate.

Buone speranze, invece, per i vincitori dell’Emilia-Romagna dove le soppressioni sono state soltanto 5, bilanciate da 50 pensionamenti.