Concorso DS: pietra tombale sui ricorsi

Il Consiglio di Stato ha pubblicato oggi la sentenza n. 00396/2021REG.PROV.COLL. con la quale la sesta Sezione in sede giurisdizionale, presieduta dal magistrato Sergio Santoro, ha respinto ogni ricorso contro le graduatorie dei vincitori dell’ultimo concorso per dirigenti scolastici (2.900 posti a concorso).

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In particolare era attesa la pronuncia sulla posizione di tre commissari d’esame per i quali il TAR Lazio a suo tempo aveva ritenuto sussistere una condizione di incompatibilità che inficiava non solo il loro operato nelle rispettive commissioni in cui avevano operato, ma anche la stessa pronuncia della adunanza generale di tutti i commissari in cui erano stati definiti i criteri di valutazione delle prove scritte e orali del concorso DS.

La sentenza mette la parola fine su una lunga vicenda concorsuale che aveva tenuto con il fiato sospeso centinaia di vincitori del concorso DS (già in servizio da uno o due anni) e anche gli iscritti nelle graduatorie di merito che attendono già per l’anno prossimo la nomina in ruolo.

Al termine delle 56 pagine di escussione, la Sezione ha chiuso con questa massima: “Il Consiglio (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sugli appelli, come in epigrafe proposti e tra di loro riuniti (ricorsi n. 5765 del 2019, n. 5953 del 2019, n. 6642 del 2019, n. 6666 del 2019 e n. 8570 del 2019), nonché sull’appello incidentale proposto dall’originaria ricorrente, accoglie gli appelli principali, respinge l’appello incidentale e, per l’effetto, in parziale riforma dell’impugnata sentenza, respinge integralmente il ricorso di primo grado; dichiara le spese del doppio grado di giudizio interamente compensate tra tutte le parti”.