Concorso DS: incombono riserve e segnali di contenzioso

Concorso DS/1

Dopo il lungo ponte pasquale riprendono le attività scolastiche e ritorna anche il problema dell’accesso alle valutazioni della prova scritta del concorso DS, accesso sospeso fino al prossimo 8 maggio per l’impossibilità (dichiarata dal Miur con l’avviso prot. 18824  del 19 aprile) di far fronte alla mole di richieste dei candidati esclusi.

Sospesa e rinviata, per il momento, anche la comunicazione individuale della votazione conseguita dai 3.795 candidati nella prova scritta, come previsto dall’art. 9 del bando (“I candidati ammessi alla prova orale ricevono comunicazione, esclusivamente a mezzo di posta elettronica all’indirizzo indicato nella domanda di partecipazione al concorso, del voto conseguito nella prova scritta”).

Rinvii che, oltre a smentire le dichiarazioni di apertura rilasciate ai sindacati dalla dirigenza ministeriale nell’incontro del 21 marzo scorso, rischiano di gettare sospetti e ombre sulla prova, a partire dalla trasparenza degli atti.

Sospetti e ombre probabilmente del tutto infondati, ma che sono alimentati anche dalla perentorietà dell’affermazione che chiudeva quella nota-avviso ministeriale: “Si rappresenta che, al fine di garantire il contemperamento dell’interesse pubblico con quello privato, fino a quando la procedura concorsuale non sarà conclusa con l’approvazione della graduatoria generale di merito, l’accesso è limitato ai soli atti che riguardino direttamente il richiedente, con esclusione degli atti relativi ad altri concorrenti”.

Evidentemente si vuole portare a termine, a tutti i costi, l’obiettivo politico delle nomine dei DS vincitori al prossimo 1° settembre, correndo sul filo del rasoio della (momentanea) mancanza di trasparenza e del (probabile) contenzioso.