Concorso DS: c’è il rischio che salti tutto?

Concorso DS/1

Tra meno di un mese, mentre si staranno concludendo tardivamente in alcune sottocommissioni gli orali delle ultime centinaia di candidati, arriverà la sentenza del Tar Lazio che potrebbe richiedere la ripetizione della prova scritta del concorso DS, costringendo il Miur a impugnare immediatamente la sentenza sfavorevole davanti al Consiglio di Stato per salvare l’intero concorso e anche la credibilità dello stesso ministro Bussetti che potrebbe rischiare di essere la vittima sacrificale di un simile disastro. La nuova puntata dell’inchiesta del settimanale “L’Espresso” in edicola, in cui si parla di violazione dell’anonimato e di documenti informatici corrotti, conl’ipotesi che in alcuni casi si conoscesse l’identità di chi doveva sostenere la prova, rende ancora più esplosiva la situazione.

Comunque si concluda la tribolata vicenda del concorso DS, mentre noi tifiamo affinché non siano penalizzati i candidati che hanno già superato tutte le prove e non sia nemmeno punita la scuola che invoca stabilità con la nomina dei vincitori al prossimo 1° settembre, occorrerà mettere mano ad una revisione strutturale del concorso (e forse non soltanto per quello dei DS).

Ci sarà tempo per decidere, perché, prima di bandire un nuovo concorso, occorrerà esaurire completamente la graduatoria di merito di quello attuale che comprende 2900 candidati (500 in più di quelli previsti originariamente dal bando). Potrebbero essere necessari tre o quattro anni per svuotarla interamente.

Il programma d’esame è adeguato a selezionare i futuri dirigenti preposti al sistema scuola?

Riteniamo che le stesse aree del programma del concorso dovrebbero essere essenzializzate, ridotte in quantità e ricondotte più puntualmente alla funzione dirigenziale all’interno del sistema scolastico. Il corso di formazione e tirocinio, cancellato dal bando iniziale, potrebbe essere ripristinato per potere disporre di candidati adeguati al ruolo?

Concorsi regionali o concorso nazionale?

L’esperienza dei concorsi regionali del 2011-12 ha lasciato strascichi tuttora pendenti, ed è stato opportuno ritornare al concorso unico nazionale; ma questa decisione richiederebbe forse altre misure coerenti con tale scelta, come, ad esempio, la costituzione, la composizione e il funzionamento della/e commissione/i giudicatrice/i.