Concorso docenti/2. Commissioni in salita

Tra pochi giorni, dopo la pubblicazione dei bandi di concorso (prevista con tutta probabilità per venerdì 26 febbraio), inizierà un duro lavoro degli Uffici Scolastici per la costituzione delle Commissioni di concorso. I commissari, effettivi e supplenti, verranno scelti da appositi elenchi costituiti dalle domande di coloro che, in posizione di presidenti o docenti commissari, hanno presentato richiesta on line per essere registrati e poi designati.

Filerà tutto liscio? Le difficoltà per formare le commissioni potrebbero essere rappresentate da almeno due elementi di dissuasione non semplici da superare.

Innanzitutto c’è la questione dell’esonero dal servizio. Per tutti niente esonero: lo prevede la legge.

Per i docenti membri di Commissione o aggregati viene soltanto previsto che il dirigente scolastico dell’istituzione in cui prestano servizio deve favorire la partecipazione alle attività delle commissioni dei docenti membri delle commissioni. Nessun esonero nemmeno per i presidenti.

Ma c’è qualcosa di nuovo che viene richiesto ai commissari docenti come requisito indispensabile aggiuntivo per la nomina in Commissione, oltre ai requisiti di rito. Si tratta di un requisito che potrebbe determinare una pesante selezione per l’accesso.

L’aspirante commissario deve possedere infatti uno dei seguenti requisiti: dottorato di ricerca; diploma di perfezionamento equiparato; attività di ricerca scientifica; abilitazione scientifica nazionale a professore di I o II fascia, in settori scientifico disciplinari coerenti con la tipologia di insegnamento; aver svolto attività di docente supervisore o tutor presso i bienni di specializzazione delle scuole superiori per l’insegnamento secondario o presso i corsi di laurea in Scienze della Formazione primaria; aver svolto attività di tutor organizzatore, di tutor coordinatore, di tutor o aver ricoperto incarichi di docenza presso i percorsi; diploma di specializzazione sul sostegno agli alunni con disabilità; diploma di perfezionamento post diploma o post laurea, master universitario di 1 o 2 livello con esame finale, nell’ambito dei bisogni educativi speciali; diploma di perfezionamento post diploma o post laurea, master universitario di 1 o 2 livello con esame finale, nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e comunicazione (TIC).

Non sarà facile trovare migliaia di docenti titolati.

Forse gli USR dovranno ricorrere a nomine d’ufficio…