Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Con lo ius soli temperato 50 mila stranieri avranno subito la cittadinanza italiana

Il premier Renzi vuole tradurre in legge già nel 2015 la sua idea di “ius soli temperato”, attribuendo la cittadinanza italiana (d’ufficio? a domanda?) ai ragazzi stranieri nati in Italia che concludono il primo ciclo scolastico.

Si tratta di una idea (di sinistra, ma non troppo) che sta sbaragliando il campo avversario, raccogliendo consensi anche a destra. 

«Era una nostra proposta – ha detto oggi Berlusconi – Siamo d’accordo e riteniamo che dare la cittadinanza ad un figlio di stranieri sia doveroso quando questa persona ha fatto un ciclo scolastico e conosce la nostra storia».

Le sue parole però non sono piaciute ai leghisti, con Salvini che, forte del successo della manifestazione di Milano, ha reagito: «l’emergenza del momento non è regalare la cittadinanza o il diritto di voto», e con Calderoli che gli ha fatto eco parlando di bestemmia.

Il Movimento 5 Stelle è stato preso in contropiede e sembra ancora indeciso sul da farsi, dopo che Grillo ha parlato di respingimento dei clandestini e visita medica dei profughi.

Il NCD di Alfano sembra complessivamente favorevole e addirittura il sen. Giovanardi propone la cittadinanza agli stranieri di seconda generazione (nati in Italia) al momento della loro iscrizione alla scuola dell’obbligo.

Ma quanti sono i nati in Italia che tra qualche mese concluderanno il I ciclo d’istruzione? 21.233, secondo i dati 2013-14 del Miur. E l’anno prossimo saranno 25.940. Sempre quest’anno altri 27.790 stranieri nati in Italia frequentano istituti di istruzione secondaria di II grado. Sono quindi quasi 50 mila (21.233+27.790) gli studenti stranieri che alla fine di quest’anno potranno accedere allo ius soli temperato, senza considerare gli stranieri nati all’estero che hanno frequentato l’intero obbligo scolastico nelle nostre scuole.

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