Compiti delle vacanze: studenti e prof, ciascuno a suo modo
Una web survey di Skuola.net, che ha intervistato circa 1000 studenti tra gli 11 e i 19 anni, mostra che quasi la metà di essi (il 43%) non ha toccato né un libro né un quaderno, interpretando in modo letterale il concetto di ‘vacanza’ (mancanza, assenza di …). Solo l’8% ha fatto i compiti assegnati dai prof. Il restante 51% ne ha fatti meno della metà (32%) o la metà (17%).
L’inchiesta non si è limitata però a stabilire in che misura gli studenti stiano utilizzando le loro vacanze estive per fare i compiti. Ha cercato di capire anche come li hanno fatti o intendono farli. Risulta così che solo 3 studenti su 5 (il 61%) cercheranno di farli da soli, senza chiedere aiuti, mentre 1 su quattro (24%) copierà i compiti più difficili. Il restante 15% invece copierà tutto.
Interessante è però incrociare questi dati con quelli che riguardano le indicazioni date dagli insegnanti ai loro allievi, stando almeno a quanto riferito da questi ultimi: i professori di italiano (30%) e matematica (23%), come da tradizione, sono quelli che hanno caricato di più i propri alunni con esercizi, temi e letture. Ma quanto alle letture consigliate, risulta che a quasi la metà degli studenti (43%) è stato chiesto di leggere tra due e quattro libri. Al 16% ne sono stati indicati otto, e al 10% addirittura 10.
Quel che sorprende è che nel 20% dei casi non sarebbe stata data alcuna indicazione, mentre nell’11% delle classi, stando sempre alla testimonianza degli studenti, i prof avrebbero chiesto loro di leggere un solo libro. 10 libri sono forse troppi, ma nessuno o 1 sono davvero pochi. Se poi a queste disparate scelte dei docenti si affiancano gli altrettanto diversificati comportamenti degli studenti – dal non fare nulla al copiare tutto – si evidenzia il fatto che la preparazione ‘estiva’ di molti studenti sarà del tutto casuale. Forse non è un bene…
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