Compiti a casa: bacchettato il ministro

Il Gruppo di Firenze dissente dalla posizione di Profumo favorevole alla riduzione dei compiti

In Francia alcune associazioni dei genitori proclamano due settimane di boicottaggio ai compiti a casa. In Italia sembrano prevalere opinioni contrarie, con esclusione del ministro dell’istruzione che sembra strizzare l’occhio alla proposta d’oltralpe.

Il Gruppo di Firenze “per la scuola del merito e della responsabilità” interviene sulla questione, bacchettando il ministro Profumo per la sua apertura alla proposta di ridurre al minimo i compiti, allineandosi ai sostenitori del no alla francese, “senza incertezze e con motivazioni sconcertanti”.

“Il ministro Profumo – scrive il Gruppo di Firenze – che senza clamori avrebbe potuto informarsi presso le scuole su come stiano effettivamente le cose e sentire cosa ne pensano gli insegnanti e i dirigenti, si allinea senza incertezze con motivazioni a dir poco sconcertanti: “Una versione di latino può anche essere copiata da internet. Credo sia più interessante far lavorare i ragazzi con strumenti logico-deduttivi (una traduzione o un problema matematico non lo sono?). O farli uscire da casa per seguire un progetto organizzato dalla scuola (tutti i giorni?). Sì, sono d’accordo nel dare meno compiti a casa (meno di quanto?). Dobbiamo insegnare a fare gruppo ed evitare che gli studenti si isolino nella loro cameretta” (ma non è proprio così che i ragazzi possono esercitare la loro capacità di concentrarsi, oggi mediamente molto labile?).

Il Gruppo di Firenze insiste sulla critica a Profumo, aggiungendo:  “Sgomenta la spensieratezza con cui si continua a bombardare l’autorità degli insegnanti e si rafforza nei giovani l’idea onnipotente di poter raggiungere tutto senza fatica. E sgomenta in particolare, duole dirlo, che il Ministro dell’Istruzione, con il ruolo che ha, si associ a una proposta così mal posta e demagogica, neanche volesse inseguire il consenso degli elettori.”