Comitati anti-Moratti: dallabrogazione ai "provvedimenti urgenti"
La proposta di legge di iniziativa popolare promossa dai comitati “Per una buona scuola della Repubblica”, che prevede l’abrogazione della riforma Moratti, ha superato le 50.000 firme prescritte per l’inoltro al Parlamento, ma gli organizzatori hanno deciso di proseguire la raccolta delle adesioni per arrivare “almeno a quota 100.000“.
Le firme raccolte saranno consegnate al Presidente della Camera dei Deputati, in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, “da una delegazione di massa di genitori, docenti, personale ausiliario, tecnico, amministrativo e di studenti grandi e piccoli“. Ci sarà, insomma, una manifestazione nazionale a supporto della proposta di legge popolare. Che poi inizierà il suo iter, che potrebbe non essere breve né semplice.
Intanto però bisogna fare i conti con la legge che c’è, e quindi l’assemblea dei comitati ripiega pragmaticamente su una linea emendativa (finora drasticamente esclusa), che prende la classica forma della richiesta di “provvedimenti urgenti”. Tra le principali proposte il soddisfacimento delle richieste di organico, in particolare per le classi a tempo pieno e a tempo prolungato e per i posti di insegnanti di sostegno; la copertura dei posti vacanti, generalizzando le immissioni in ruolo dei lavoratori precari, insegnanti e ATA; la revoca delle circolari ministeriali su portfolio e scheda di valutazione; la sospensione del programma dei test INVALSI e della sperimentazione nella scuola superiore collegata al decreto 226/05; il ripristino delle risorse tagliate negli ultimi quattro anni per il funzionamento delle scuole.
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