Cobas scuola – Scioperi e sciopericchi

I Cobas della scuola, nel proclamare sciopero per il prossimo 11 maggio per il rinnovo del contratto, se la prendono con il Governo (e il ministro) ma anche con i sindacati confederali della scuola.

A questi ultimi imputano di non avere profuso il dovuto impegno per il rinnovo del contratto, “avendo deciso di sostenere il Governo “amico”, non presentando per mesi neanche le piattaforme”.

E, secondo i Cobas, lo sciopero proclamato per il 16 aprile è uno “sciopericchio” al ritorno dalle vacanze di Pasqua che apparirà solo come “l’allungamento della sosta pasquale per un po’ di docenti e Ata”.

“La manfrina attuale – dice Bernocchi dei Cobas – non inganna nessuno: lo sciopero è una cosa seria.”

Nei confronti del Governo la rivendicazione dei Cobas è totale:

– 300 euro in più per tutti in misura uguale

– assunzione in ruolo di tutti i precari sui posti vacanti

– conferma delle graduatorie permanenti contro il loro esaurimento

– abrogazione della legge Moratti

– ripristino della scala mobile, ecc.