Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

CLIL: cosa succede quando contenuto e apprendimento si uniscono. Diretta gratuita il 14 dicembre

Secondo il più recente report Eurydice, il CLIL si sta espandendo in tutta Europa. Un precedente report della Commissione europea ha messo in evidenza i vantaggi del CLIL per gli studenti e per gli insegnanti. Per esempio, la sua introduzione nel programma scolastico italiano ha portato a un enorme miglioramento nelle pratiche didattiche e ha aperto un mondo di materiali e risorse nuovi per gli insegnanti italiani di materie diverse dalle lingue straniere. Di CLIL parleremo nel prossimo webinar di Tuttoscuola, giovedì 14 dicembre alle 16 e 30, in una diretta da titolo “La metodologia CLIL: sfide, rischi e opportunità. Terzo incontro”.  È possibile iscriversi già da ora.

Iscriviti gratis al webinar di giovedì, 14 dicembre, ore 16 e 30, clicca qui

Questo perché un approccio CLIL non è incentrato unicamente sulle competenze linguistiche e sull’insegnamento della materia, ma può anche stimolare lo sviluppo di competenze trasversali: collaborazione, creatività, cittadinanza, pensiero critico e così via. Si tratta di competenze essenziali per gli studenti e i cittadini del 21° secolo.

Le lezioni CLIL possono adottare diverse strategie: l’apprendimento basato su progetti, l’apprendimento basato su compiti, le attività in coppia e a gruppi, l’apprendimento e la valutazione tra pari, i dibattiti, e poi laboratorio, simulazione e attività immersive.  Attraverso questi procedimenti interattivi di costruzione della conoscenza, il CLIL è un candidato naturale nella promozione dell’apprendimento profondo.

Il CLIL e il ruolo della tecnologia

I vostri studenti hanno uno smartphone? Usano Facebook, Instagram, WhatsApp o altri social network? Sono certa di sì, dal momento che gli studenti del 21° secolo – spesso chiamati “screenagers” (un neologismo composto dalla parola “screen”, schermo, e il suffisso –agers, come in “teenagers”, adolescenti) – sono continuamente esposti a uno schermo, dal quale possono accedere alle informazioni e comunicare con gli altri.

Come in altre aree dell’istruzione, le tecnologie didattiche stanno guadagnando terreno anche nel CLIL: integrare strumenti web, app, multimedia, social media, social network e altre funzioni digitali può incrementare la motivazione degli studenti, ma anche contribuire a migliori risultati di apprendimento nelle lingue e nei contenuti. I video in particolare, possono essere un mezzo molto utile per il CLIL, per esempio in un ambiente CLIL capovolto. Agli studenti piace realizzare i propri video e condividerli sui loro canali social, il che può essere un ulteriore valore aggiunto alla lezione, creando attività pratiche, significative e coinvolgenti. I video realizzati dagli insegnanti possono essere anche molto efficaci nello stimolare gli insegnanti a riflettere sulle proprie strategie didattiche e a rettificare eventuali punti deboli identificati nella lezione. 

Cosa vuol dire essere un insegnante CLIL

La formazione professionale per gli insegnanti è cruciale sia per le competenze linguistiche che per la metodologia. Il Quadro europeo per la formazione degli insegnanti CLIL delinea una serie di principi e idee per la progettazione del curricolo per lo sviluppo professionale degli insegnanti. Alcuni Paesi hanno fissato degli standard per il profilo degli insegnanti CLIL. In Italia, per esempio, il CLIL è obbligatorio nella scuola secondaria superiore dal 2010 e gli insegnanti CLIL devono avere un livello di competenza C1 nel Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER) e devono aver seguito un corso universitario da 20 crediti sulla metodologia CLIL.

Promuovere sinergie e cooperazione tra insegnanti di lingue, delle diverse materie e della lingua madre – e per la verità anche tra gli altri esperti coinvolti nelle attività linguistiche – può essere la miglior risorsa per il CLIL. Un “team CLIL” composto di professionisti che si occupano di un programma CLIL può trarre vantaggio dai diversi background, esperienze e competenze.

Gli insegnanti CLIL possono trovare compagnia online. Esistono infatti diverse comunità e attività per gli insegnanti CLIL, come per esempio, Techno-CLIL, una community composta da migliaia di insegnanti, moderata da Letizia Cinganotto e Daniela Cuccurullo. Il gruppo Facebook Techno-CLIL conta oggi oltre 6500 iscritti ed è sempre attivo grazie a quanti condividono idee, materiali, buone pratiche ed eventi. È così che la conoscenza cresce, grazie all’intreccio di esperienze didattiche formali, informali, non formali e social.

Per approfondimenti è possibile visionare il pezzo integrale a cura di Letizia Cinganotto su School Education Gateway (https://www.schooleducationgateway.eu/en/pub/viewpoints/experts/when-content-and-learning-join.htm),  lo strumento più importante per facilitare la partecipazione delle scuole al Programma Erasmus+. La piattaforma online è aperta da febbraio 2015 e contiene una banca dati dei corsi di formazione per insegnanti, opportunità di job shadowing, strumenti per la ricerca di partner di progetto, approfondimenti tematici a cura di esperti e buone pratiche da cui trarre ispirazione. Nel maggio 2016, la piattaforma si è arricchita di opportunità di sviluppo professionale per gli insegnanti attraverso i corsi online e in presenza grazie alla Teacher Academy.

L’articolo è disponibile in tutte le lingue dell’Unione Europea.

 

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