L’idea avanzata da esponenti della Lega Nord di istituire scuole differenziate “costituisce l’ennesima raccapricciante provocazione offensiva verso le persone con disabilità e le loro famiglie”.
Secondo Nina Daita, responsabile dell’Ufficio politiche per la disabilità della Cgil Nazionale, “si è capito chiaramente qual è la filosofia culturale del partito di Bossi: un partito di sani, ricchi, intelligenti e furbi“.
Per la dirigente sindacale “immaginare di tornare indietro alle classi differenziate è raccapricciante. L’idea di segregare le persone ‘diverse’ è indegna di una società civile e democratica. I bambini e le bambine con disabilità non hanno scelto di nascere così, una politica forte cura i deboli e li integra, non li condanna alla solitudine ed a ulteriori sofferenze”.
Anche la senatrice Giuliana Carlino, dell’Italia dei Valori, critica aspramente la proposta di percorsi differenziati per i disabili a scuola lanciata dal presidente della Provincia di Udine, il leghista Pietro Fontanini, definendola inqualificabile e indecente, alla pari di un’altra proposta di legge, presentata dal senatore leghista Giovanni Torri, volta a “consentire la partecipazione ai Giochi della Gioventù solo ai ragazzi che hanno la sufficienza in tutte le materie. Insomma, lo sport solo per i più bravi sui libri e che gli altri si arrangino pure”. E conclude: “Questa è la Lega, purtroppo”.
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