Che divampi la polemica tra due sindacati (Cisl Scuola e Anp) è un bene

Interviene sul tema della disputa tra Cisl Scuola e Anp, fotografata da Tuttoscuola nell’articolo Si infiamma la polemica tra Cisl Scuola e Anp (che contiene i link alle varie tappe dello scontro) il nostro lettore Salvatore Provenzani, di cui pubblichiamo la lettera. Il tema come noto è quello dei poteri del dirigente in tema di gestione del personale scolastico, e quindi anche di assumere personale.

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Spett.le Redazione,

permettetemi di osservare che è bene che divampi la polemica fra  CISL ed ANP perché in tal modo può aprirsi un sano ed essenziale confronto fra soggetti che per  fortuna possono pensarla diversamente su problemi fondamentali per la scuola italiana di domani.

Ciò che manca è proprio il dibattito nella categoria ed il rischio che tutto si compia nel silenzio e nell’indifferenza è reale e grave. Dunque il Governo per mezzo dell’onorevole Aprea si sta attrezzando per smontare l’attuale scuola italiana e rifarla in un modo che legittimamente non piace al Sindacato, ma piace molto all’Associazione dei Presidi che pure essendo un vero e proprio sindacato, ha sempre assunto un atteggiamento critico nei confronti delle strategie confederali ed autonome.

Su un aspetto della questione mi sento di essere d’accordo con il Segretario della Cisl. L’ANP non sono tutti i Dirigenti Scolastici, ma una parte. Deve essere chiaro per tutti che le posizioni dell’Associazione riflettono una minoranza di Dirigenti ed è discutibile che tutti pensino che pendere dalle labbra di Rembado ogni qualvolta si discuta di Dirigenti. Hanno diritto pieno di cittadinanza i pensieri e le strategie sindacali degli autonomi e dei confederali.

Solo un confronto franco ed aperto può essere utile per la categoria. Per quanto riguarda invece la vexata quaestio che la proposta di legge Aprea starebbe introducendo e che vedrebbe la fine delle graduatorie e l’introduzione della chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici credo di potere essere fra personalmente fra quelli che avverseranno tale novità anche all’interno del Sindacato ove questo dovesse convertirsi all’innovazione.

Si tratta di una vera e propria illusione. Sarebbe come perdere il ruolo centrale ed imparziale nella Scuola finora ricoperto. Sarebbe come assoggettarsi a pressioni comprensibilissime, ma non accettabili. È molto strano che il segretario dell’ANP effettivamente possa pensare di potere risolvere il grave problema della qualità dei Docenti attraverso la “chiamata diretta”. In ogni caso non ci si può sottrarre ad un discorso serio e radicale di revisione delle metodiche di arruolamento dei Docenti, ma è necessario aprire un confronto meditato e responsabile che parta dalle garanzie ottenute dai Sindacati nella loro storia e non le rinneghi per “moda” di modernità ad ogni costo.

Salvatore Provenzani – Dirigente Scolastico ITC Don Luigi Sturzo Bagheria
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