
Cgil: L’esecutivo fa selezione di classe
“Sulla conoscenza è necessaria una inversione di tendenza: chiediamo il blocco dei tagli e la ripresa di una politica di investimenti”. Il monito arriva dal segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo, il quale sottolinea in particolare “le ripercussioni negative dei tagli al settore sulla qualità dell’apprendimento e sull’occupazione, a partire dai precari”.
“I tagli peraltro proseguono – ha aggiunto – e l’anno prossimo potrebbero significare nel paese 25 mila posti di docente in meno e 15 mila di Ata”. Il sindacalista ha specificato che “la Cgil non è contraria a un progetto riformatore, a cominciare dalla secondaria superiore, purché sia un progetto serio. Anche il discorso sulla primaria va riaperto, perché con l’abolizione del modulo si è avuta una dequalificazione di questa scuola”.
Pantaleo ha rilevato che “gli 8 miliardi in meno sulla scuola, il taglio di un miliardo e mezzo all’università e la spesa insufficiente per la ricerca dimostrano oggi invece la mancanza di volontà del governo di investire su un asse strategico per lo sviluppo del paese quale è la conoscenza. La conoscenza deve essere il più moderno diritto di cittadinanza in un paese con profonde disuguaglianze come il nostro”.
Invece, secondo il segretario della Fls, “i provvedimenti del governo e anche le dichiarazioni sui 5 in condotta degli studenti rivelano che si punta a favorire una selezione di classe piuttosto che a garantire l’apprendimento per tutti”.
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