Cattive pratiche: sospendere le lezioni per gli scrutini
Nella scuola italiana ci sono, per fortuna, the best practise (le migliori pratiche), ma anche, purtroppo, the bad practise (le cattive pratiche).
Tra queste ultime, come cattiva pratica o come prassi, ci è stata segnalata quella di istituti scolastici superiori (in particolare istituti professionali) che in questi giorni effettuano gli scrutini nelle ultime ore di lezione.
Gli studenti vengono spediti anzitempo a casa – con regolare comunicazione anticipata alle famiglie (non sia mai!) – e i prof possono così effettuare gli scrutini senza bisogno di tornare a scuola nel pomeriggio.
Eppure il CCNL degli insegnanti all’art. 29, a proposito delle attività funzionali all’insegnamento che si aggiungono alle ore ordinarie di insegnamento in cattedra, include anche “lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione”.
La prassi, cioè le cattive pratiche, è dura a morire e le famiglie si devono adeguare, mentre le best practise stentano a prendere piede. Fino a quando? e i dirigenti scolastici di quegli istituti che fanno?
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