Cartello di ‘Lavori in corso’ sulle Indicazioni nazionali/2

Che ha risposto il ministro? Ha confermato di ritenere necessario approfondire la questione ed ha costituito un gruppo di lavoro espressione della comunità scientifica e della scuola, per l’adattamento degli obiettivi culturali e scientifici che verranno recepiti in un nuovo provvedimento di natura regolamentare.
È bene precisare che la legge di delega n. 53/2003 aveva previsto (e prevede) che i regolamenti attuativi dei decreti delegati per la riforma siano approvati a parte con una procedura che prevede il preventivo parere del Consiglio di Stato, i pareri obbligatori della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari, prima di essere approvati definitivamente dal Consiglio dei Ministri.
Le “Indicazioni nazionali” sono state invece “criptate” e allegate al decreto legislativo come sua parte integrante senza che fossero oggetto di uno specifico parere da parte della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari. Qualcuno, convinto che il più (decreto legislativo) contiene il meno (il regolamento), ha ritenuto in tal modo soddisfatta la previsione legislativa.
Stando così le cose, come si può capire, è opportuno che le Indicazioni ricevano quanto prima un salutare bagno consultivo e una nuova approvazione, dal quale potrebbero uscire più o meno sostanzialmente modificate.