Buon senso per la scuola

I riformisti rimproverano alla Moratti (v. notizia apparsa su tuttoscuola.com la scorsa settimana) di essersi arresa al non riformismo della burocrazia ministeriale, dei sindacati e, in parte, di Confindustria. Speravano che il governo tenesse duro e facesse capire all’intreccio di questi poteri forti che impediscono qualsiasi cambiamento serio del sistema di istruzione e formazione del nostro paese che non possiamo più permetterci il lusso, se vogliamo davvero qualità, di continuare le fallimentari politiche formative di questi ultimi decenni.
Il libro che sintetizza le loro proposte (“Tutta un’altra scuola. Proposte di buon senso per cambiare i sistemi formativi“, a cura di V. Campione, P. Ferratini, L. Ribolzi, Ed. Il Mulino, Bologna 2005) sembra rendere ancora più esplicita la distanza tra i provvedimenti attuativi predisposti dal Ministero e quelli che sarebbe stato bene adottare in un’ottica autenticamente riformatrice.
Sarà interessante vedere come i contenuti del testo potranno trovare una composizione con le convinzioni assunte dal Congresso Ds e dalla Cgil che hanno invece chiesto l’abrogazione pura e semplice della legge Moratti.
E’ da segnalare inoltre che ai lavori del Gruppo del buon senso ha partecipato anche il prof. Giuseppe Bertagna che, all’inizio della legislatura, è stato uno dei ‘tecnici’ più consultati dal ministro Moratti.