Bullismo: che fare? Il ministro annuncia direttive e consigli

Oggi il ministro Fioroni detta alle scuole le linee di intervento per prevenire e contrastare il bullismo, un fenomeno preoccupante che all’interno del sistema scolastico sta coinvolgendo, ogni giorno di più, studenti di ogni età.
Diversi soggetti pubblici suggeriscono ai ragazzi, ai genitori e agli stessi insegnanti quali comportamenti tenere di fronte al preoccupante fenomeno.
La polizia di Stato sul proprio sito (www.poliziadistato.it) riporta una serie di consigli utili per docenti, famiglie e ragazzi sul bullismo, su come riconoscerlo e come difendersi.
A titolo di esempio, e in attesa di conoscere le iniziative del ministro Fioroni, riportiamo alcuni consigli che la Polizia di Stato suggerisce agli insegnanti.
“Può essere utile far compilare agli alunni un questionario e organizzare una giornata di dibattito e incontri fra genitori, fra insegnanti e fra genitori e insegnanti. Ciò è importante per capire le dimensioni del fenomeno”.
“Una migliore attività di controllo durante la ricreazione e la mensa metterebbe al sicuro le potenziali vittime. Sono questi i momenti in cui la maggior parte dei bulli agisce indisturbata”.
“In genere sono gli studenti più grandi a fare i bulli con quelli più piccoli. Si può valutare di dividere gli spazi e i tempi della ricreazione per gli uni e per gli altri”.
“Si possono istituire ‘cassette delle prepotenze’ dove lasciare dei biglietti con su scritto quello che succede; individuare degli studenti leader che aiutino le vittime; aprire uno sportello psico- pedagogico che sia di riferimento per bambini e adulti”.
Mentre si suggeriscono azioni educative da parte del mondo della scuola, la magistratura invece ricorda che quando docenti o dirigenti vengono a conoscenza di reati hanno l’obbligo di denuncia.