Botta e risposta Gelmini-Camusso

La manifestazione della Cgil di sabato scorso che ha visto il concorso di lavoratori, pensionati, giovani e studenti, nonché di numerosi rappresentanti dei partiti di opposizione, è capitata proprio nel bel mezzo delle proteste del mondo universitario sui tetti e sui monumenti di mezza Italia ed è stata l’occasione, quindi, per un dibattito a distanza tra la nuova segretaria generale, Susanna Camusso, e il ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini.

Vedere gli studenti, i giovani manifestare a fianco dei pensionati mi fa uno strano effetto, come quando vedo gli studenti, i professori e i baroni manifestare dalla stessa parte” ha detto da Milano il ministro, a proposito della manifestazione della Cgil a Roma.

È un paradosso – ha osservato Gelmini – sappiamo che l’Università è composta anche da manifestanti, ma vorrei ricordare che sono molti di più i ragazzi che intendono studiare e che regolarmente si recano negli atenei a sostenere gli esami e vogliono un’Università del merito, che spenda bene i soldi dei contribuenti, e dove l’autonomia venga coniugata con la responsabilità delle scelte”.

La reazione della Camusso, che dal palco aveva invitato il ministro a ritirare il disegno di legge di riforma, non si è fatta attendere, rispondendo così alle perplessità del ministro dell’Istruzione per la presenza di studenti alla manifestazione del sindacato. “Ci stupisce – ha dichiarato – che il ministro Gelmini ci dica che le fa un certo effetto vedere gli studenti con la Cgil. Ma il ministro forse non sa come è fatto questo paese. Non sa che dietro agli studenti ci sono famiglie e un paese che li difende”.