Bologna Follow-up Group: presidenza all’Italia

Dal 2018 l’Italia responsabile del Segretariato dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore. Nel 2020 ospiterà i 48 Ministri europei

Designata per acclamazione all’unanimità dai 48 Paesi partecipanti al Processo di Bologna, la mattina del 24 maggio a Gozo (Malta) l’Italia ha ottenuto la presidenza del Segretariato del Bologna Follow-up Group (BFUG) dal 2018 al 2020, preparandosi così ad ospitare la riunione dei 48 Ministri dell’Istruzione Superiore nel 2020. La candidatura del nostro Paese al Segretariato del BFUG è stata presentata dalla Ministra Valeria Fedeli nel febbraio 2017.

Il 2020 rappresenterà un momento fondamentale del Processo di Bologna, che compirà 20 anni di attività nel 2019 e ad oggi è certamente uno dei più rilevanti processi globali di allineamento dei sistemi di Istruzione Superiore dei Paesi appartenenti al Consiglio d’Europa. Il Processo di Bologna riunisce al proprio interno 48 Paesi dell’area Pan-Europea del Consiglio d’Europa, con regole condivise in tema di mobilità, riconoscimento dei titoli e dei crediti formativi delle studentesse e degli studenti, allineamento della durata dei corsi di studio universitario sul ciclo 3+2.

Oltre a lanciare la propria candidatura, a Malta, l’Italia ha anche delineato alcune priorità per lo sviluppo futuro del Processo di Bologna:

  • inclusività dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore, su scala globale, con particolare riferimento al tema dei migranti, visti come un’opportunità in termini di capitale umano;
  • attenzione ai temi della ricerca ed al terzo ciclo dell’Istruzione Superiore, con un riavvicinamento sostanziale dei processi nazionali ed internazionali e una maggiore connessione tra insegnamento e ricerca;
  • comprensione e miglioramento del contributo dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore all’agenda globale per la sostenibilità.

Il segretariato italiano del Bologna Follow-Up Group tra il 2018 e il 2020 è una buona notizia per il mondo dell’Istruzione Superiore e della ricerca nazionale e internazionale. Un risultato che testimonia un’attestazione di fiducia nei confronti dell’Italia da parte dei 48 Paesi partecipanti al Processo di Bologna – sottolinea la Ministra Valeria FedeliAbbiamo tante sfide da fronteggiare in questo settore e sono certa che potremo portare avanti delle proposte che rispecchino il valore aggiunto del nostro Paese: il completamento di uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore più inclusivo, che veda nei migranti un’opportunità e si apra al mondo con particolare riguardo al Mediterraneo e all’Africa; una rafforzata connessione e integrazione del mondo dell’istruzione con quello della ricerca; la messa a punto di politiche e interventi che tengano conto delle indicazioni dell’Agenda 2030 dell’ONU. Voglio ringraziare chi ha reso possibile questa designazione e, tra gli altri, la Commissione Europea che ha sostenuto la candidatura italiana con convinzione. Da oggi, si apre un importante momento di riflessione e miglioramento – conclude -. Sono sicura che riusciremo a collaborare in sinergia e con responsabilità per una società resa più equa e giusta attraverso il sapere e la conoscenza e grazie all’apporto del nostro straordinario capitale umano“.

La candidatura italiana è stata fortemente supportata dai rappresentanti  della Commissione Europea e dal BFUG, che hanno garantito il massimo supporto all’Italia in questo compito cruciale per il futuro dell’Europa, sostegno garantito anche dalla Francia quale attuale segretariato, dalla Presidenza maltese di turno dell’Unione e dagli altri Paesi presenti, sia europei che extra europei.