Bloccata la Conferenza Unificata. Effetti sulla scuola

Anche la convocazione della Conferenza Unificata prevista per il 6 luglio è saltata, per decisione unanime della Conferenza delle Regioni.

Alla Conferenza Unificata Stato, Regioni e Autonomie locali gli annullamenti delle convocazioni, da un mese e mezzo a questa parte, sono diventati quasi abituali, e testimoniano il cattivo stato di salute dei rapporti tra Stato e Regioni.

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, dopo il nuovo stop, ha dichiarato: “Siamo di fronte ad una crisi delle relazioni istituzionali. Dobbiamo riportare il Governo sul binario della leale collaborazione“.

A causa di quella che le Regioni giudicano mancanza di leale collaborazione, le Regioni stesse hanno sospeso il tavolo di concertazione politica e tecnica.

A causa dei ripetuti rinvii, non sono state trattate due importanti questioni che riguardano la scuola. Oltre al mancato Accordo per le sezioni primavera, non è stato ancora possibile infatti definire anche criteri e parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche e per il funzionamento delle piccole scuole, secondo la previsione normativa contenuta nella legge 189/2008, che prevedeva la stipula di una Intesa in sede di Conferenza unificata per “disciplinare l’attività di dimensionamento della rete scolastica, con particolare riferimento ai punti di erogazione del servizio scolastico“.