Bernocchi (Cobas): Quello del 13 unico sciopero utile

Quello del 13 novembre “sarà l’unico possibile sciopero utile e indispensabile della scuola per fermare l’applicazione almeno dei peggiori provvedimenti della legge 107, per esprimere l’indignazione dei docenti e Ata per la grottesca proposta di contratto (inserita nella Legge di (in)stabilità, con un aumento medio di 8 euro lorde al mese) e per esigere un consistente recupero salariale“. Lo afferma Piero Bernocchi, leader dei Cobas che hanno appunto proclamato la protesta del 13.

È innanzitutto uno sciopero utile per dimostrare al governo – spiega il sindacalista – che la partita dell’applicazione della 107 non è affatto chiusa. Furbescamente il Miur ha consigliato i presidi di rinviare la costituzione dei Comitati di valutazione e la formulazione dei Piani triennali dell’offerta formativa (in base ai quali poi i presidi assumerebbero a loro discrezione i docenti per l’organico ‘potenziato’) a dopo le feste di Natale, sperando che la resistenza contro la cattiva scuola renziana si affievolisca, temporeggiando inoltre sulle regole per la deleteria ‘alternanza scuola-lavoro’. La partecipazione allo sciopero e alla manifestazione nazionale è dunque indispensabile – prosegue Bernocchi – per rafforzare la resistenza ai distruttivi provvedimenti, per impedirne l’applicazione nei prossimi mesi e per bocciare l’offensiva e umiliante ‘proposta’ degli 8 euro lordi, dopo sei anni di blocco contrattuale e una perdita salariale media negli ultimi anni almeno del 20% (tra i 250 e i 300 euro): tanto più che nel contratto il governo vorrebbe inserire i peggiori provvedimenti della 107, a partire dallo strapotere dei presidi-padroni, che verrebbero abilitati contrattualmente ad assumere, licenziare, premiare e punire a propria discrezione!“.

Oltre allo sciopero il 13 i Cobas hanno indetto una manifestazione nazionale a Roma, con appuntamento al Miur Trastevere alle 10, a cui seguirà alle 12 la protesta davanti al Parlamento.