Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Berlusconi: “Inglese per tutti dalle elementari”. Ma il MIUR lo sa?

“Introdurremo lo studio dell’inglese per tutti probabilmente già dalla prima elementare. Spero che già dal prossimo anno scolastico partano i corsi d’inglese per i ragazzi in tutte le aule italiane. Ne ho parlato con Moratti”. Era un Silvio Berlusconi particolarmente convinto quello che la scorsa settimana sul palco del Costanzo Show, ha affermato che “i nostri ragazzi devono uscire dalla scuola parlando inglese in modo fluente”. Del resto uno dei pilastri del programma elettorale che ha portato alla vittoria più di un anno fa la Casa delle libertà erano proprio le 3 “i”, con l’inglese in primo piano (prima di Internet e delle imprese). Tuttavia, se il premier conta di incrementare il numero dei bambini che studiano l’inglese nelle elementari (sin dalla prima classe), deve sapere che questo non accadrà certamente per il prossimo anno scolastico. Infatti, con singolare coincidenza, proprio nei giorni in cui Berlusconi faceva queste affermazioni, usciva una circolare del MIUR che, riguardo all’insegnamento della lingua straniera nell’anno scolastico 2002-03, stabilisce: “potranno essere attivati ulteriori posti per insegnanti specialisti esclusivamente nel caso in cui la dotazione organica non consenta di garantire la prosecuzione dell’insegnamento già avviato nell’anno in corso”. Che fuori dal gergo burocratese vuol dire: non un docente di lingua straniera in più rispetto a quest’anno, e quindi, verosimilmente, neanche una classe in più. La circolare è la n.77 dell’8 luglio 2002, e riguarda le operazioni per l’avvio del prossimo anno scolastico (classi, organici, personale). Ma quanti sono i bambini che studiano attualmente l’inglese alle elementari? Vediamo un po’ (Insegnamento di una lingua straniera nella scuola elementare). È uno dei casi (come il tempo pieno), in cui l’offerta non riesce a soddisfare la domanda, se è vero che su poco più di 2,5 milioni di scolari dell’elementare 665 mila (più del 26%) non stanno studiando alcuna lingua straniera né potranno studiarla nemmeno l’anno prossimo. Ricordiamo che l’insegnamento della lingua straniera è obbligatorio oggi a partire dalla terza elementare. L’inglese è la lingua straniera più insegnata (90,7%); sono quindi un milione e 700 mila gli alunni delle elementari che studiano l’inglese su due milioni e mezzo. Conclusione: è vero che il Governo mira ad attuare i suoi programmi nell’arco di un quinquennio, ma è altrettanto vero che bloccare per il prossimo anno il numero dei docenti di lingua indipendentemente dalle richieste delle nuove leve non sembra in linea con l’obiettivo dichiarato di far studiare l’inglese a tutti, e sin dalla prima elementare.

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