Berlusconi da Bruxelles: ‘Aumenteremo il tempo pieno del 50-60 per cento’

Il premier Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa al termine del vertice di Bruxelles, è intervenuto sulla scuola, interrompendo una serie di lunghi ragionamenti sull’economia e sulla crisi finanziaria: “Vorrei dire una parola sulla scuola. Semplicemente per dire che dobbiamo reagire a ciò che si è diffuso, cioè quel sentimento di incertezza delle madri e dei genitori sul fatto del tempo pieno per la scuola“.

Il Presidente del Consiglio ha spiegato che “la decisione sul maestro prevalente ha liberato degli insegnanti che vengono tutti delegati al tempo pieno. La nostra previsione è che rispetto alle classi che godono oggi del tempo pieno ci dovrebbe essere un aumento dal 50 al 60 per cento del numero di classi“.

Berlusconi ha specificato che questo chiarimento è dovuto, perché, la scorsa notte ha visto “esattamente il contrario (…), guardando la televisione”, nei “cartelli che vengono portati dalle madri in giro alle manifestazioni di piazza“.

Il tempo pieno – ha garantito il premier – sarà confermato là dove c’era e ci sarà un incremento vicino al 60% del tempo pieno stesso perché avremo più insegnanti a disposizione“.

Ad un cronista che gli faceva notare che il maestro unico, il pomeriggio, finisce per fare il doposcuola e non continua ad insegnare come aveva fatto al mattino, Berlusconi ha risposto: “Io, chiedo scusa, ma ieri sera in tv ho avuto modo di vedere che c’era chi diceva: vogliamo il tempo pieno, ci togliete il tempo pieno. Può darsi che lei abbia ragione e ci sia anche quello che lei ha detto, ma io rispondevo a quello che ho visto direttamente“.

I nostri lettori ricorderanno che il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini aveva dichiarato per la prima volta l’intenzione di aumentare il tempo pieno del 50% lo scorso 7 settembre in un’intervista a Tuttoscuola, trovandosi d’accordo con una nostra precedente simulazione.