Barriere architettoniche a scuola/1. Migliora la situazione ma il gap è ancora notevole

Le recenti notizie sulla situazione degli alunni con disabilità presenti nelle nostre scuole che hanno evidenziato una serie di criticità e di problematiche non compiutamente risolte, hanno richiamato l’attenzione sulle condizioni del servizio loro assicurato, a fronte di investimenti significativi a carico della collettività. Tra le dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, in occasione del congresso della FISH del dicembre 2022, una in particolare aveva riguardato anche un “Piano importante per l’edilizia scolastica” per ridurre “le troppe barriere architettoniche”. In effetti il PNRR ha previsto cospicui investimenti sull’edilizia scolastica, i cui risultati, però, si potranno conoscere tra un po’ di tempo, consentendo un confronto con la situazione attuale, al fine di verificare gli effettivi miglioramenti intervenuti.

Qual è la fotografia attuale? Dalla lettura dei dati del Portale unico del MIM sull’edilizia scolastica del 2022-23, sullo stato delle barriere architettoniche di 40.131 edifici scolastici in cui si trovano scuole statali, attualmente risulta questa situazione complessiva:

  • Rampe d’accesso: 70,4% (cinque anni prima, nel 2017-18, erano il 59,5%)
  • Ascensori o piattaforme elevatrici negli edifici a più piani: 51,1% (nel 2017-18 eran il 41,6%).
  • Scale a norma: 53,9% (nel 2017-18 erano il 38,4%)
  • Porte adeguate: 69,5% (nel 2017-18 erano il 54,6%)
  • Servizi igienici: 66,3% (nel 2017-18 erano il 52,4%).

Il confronto con la situazione di cinque anni prima evidenzia il notevole sforzo compiuto dagli Enti Locali per migliorare le condizioni delle strutture in cui si trovano i ragazzi con disabilità.

Tuttavia, è augurabile che il piano edilizio annunciato dal ministro porti significativi miglioramenti, soprattutto nei territori che registrano maggiori criticità e ritardi, come rilevato da Tuttoscuola, perché, come aveva dichiarato Valditara, “Il tema degli studenti con disabilità mi sta particolarmente a cuore, riguarda innanzitutto la civiltà, l’umanità nel senso più pieno e più alto; penso che il grado di civiltà di un Paese si misuri da come vengono incluse le persone con disabilità”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA