In consiglio dei ministri salta l’approvazione delle nuove norme. La frenata è arrivata direttamente dal M5S che, come riportato da Adnkronos, ha presentato un dossier sul provvedimento. Matteo Salvini ha annunciato un vertice con il premier Giuseppe Conte e Luigi Di Maio per la settimana prossima.
“Stiamo studiando come coinvolgere il Parlamento” sull’Autonomia, ha spiegato Salvini rispondendo a chi gli chiedeva delle perplessità sollevate dal dossier dei 5 Stelle sul provvedimento, “Non ci saranno cittadini di serie A e di serie B. Chi dice queste cose non ha letto il documento. L’autonomia entra nelle case di tutti – continua Salvini – e chi governa meglio spenderà meno. Nessuno ci perde una lira, non ci sarà nessun cittadino che ci perde una lira”. “Quando arriva il trattato finale è come un trattato internazionale, il Parlamento può proporre delle idee prima”, ha aggiunto il ministro degli interni rispondendo a chi gli chiedeva se le intese sull’Autonomia saranno o meno emendabili in Parlamento.
Veneto e Lombardia, passate per un referendum popolare, hanno chiesto competenze su tutte le 23 materie previste. L’Emilia Romagna, che ha scelto una strada diversa dal referendum, vuole la gestione diretta per 15 competenze. Al Sud invece, nonostante qualcuno abbia strizzato l’occhio a questa possibilità, il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha puntato il dito contro il processo intrapreso dal governo, dicendosi pronto a bloccarlo sul piano di un ricorso alla Corte Costituzionale e della mobilitazione.
Come di consueto anche quest’anno l’Adi (Associazione Docenti e Dirigenti scolastici Italiani), presieduto da Mimma Siniscalco, organizza a Bologna il tradizionale seminario internazionale annuale, che si svolgerà nei giorni 21 e 22 febbraio 2025 (piazza San Domenico 10, Sala della Biblioteca). Il seminario, organizzato anche quest’anno in collaborazione con INDIRE, Fondazione per la Scuola, Confindustria […]
L’avvio della sperimentazione della filiera tecnico-professionale quadriennale promette bene, ammesso che il numero di nuovi iscritti sia adeguato. La spinta del PNRR è stata decisiva per una modifica dell’ordinamento già matura da tempo, sia sul versante dello sviluppo formativo dei giovani, sia su quello delle attese del mercato del lavoro, sia per ridare equilibrio ad […]
La Rivista
gennaio 2025
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