Aumento dei libri di testo: il ministro tra opposte richieste degli editori e dell’Anci

I prezzi dei libri di testo, soprattutto per la scuola elementare, hanno da sempre seguito l’andamento del tasso di inflazione con conseguente adeguamento annuale.
L’ultima volta l’adeguamento è avvenuto nel 2002, quando i testi in adozione erano ancora quelli della “vecchia” scuola elementare.
Nei due anni successivi, quando si è avviata la riforma, il ministro Moratti ha deliberatamente bloccato gli adeguamenti, “congelando” i prezzi di copertina con disappunto delle Case editrici che non hanno potuto adeguare le entrare agli aumentati costi di produzione.
Il congelamento è stato attuato per gli anni scolastici 2003-04 e 2004-05.
Per il 2005-2006 sembra però che gli editori abbiano fatto sentire decisamente la loro contrarietà ad un nuovo congelamento dei prezzi di copertina fissati nel 2002 e che il ministro si prepari ad una loro revisione.
L’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, ha però preso posizione contro questa ventilata ipotesi di aumento dei prezzi pari all’1,6% sui libri di testo per le scuole primaria e secondaria di primo grado, perché spetta infatti ai Comuni assumere i costi dei libri di testo della scuola primaria per assicurarne la gratuità a tutti come prevede da decenni la legge.
Ci spiace constatare – scrive il Presidente dell’ANCI, Leonardo Domenici al Ministro Moratti – che il provvedimento andrà inevitabilmente a ricadere sui bilanci comunali, e che possa essere assunto senza che i Comuni e l’ANCI siano stati minimamente consultati al riguardo“.
L’ANCI propone di rivedere il contributo che lo Stato eroga per la fornitura dei libri, per renderlo effettivamente rispondente ed adeguato alle esigenze comunali.
Solo a queste condizioni – conclude Domenici – l’ANCI potrà prendere in considerazione l’eventualità di concertare un possibile aumento dei prezzi dei libri di testo“.