Attesa per la sentenza europea sui crocifissi nelle scuole

E’ attesa per le 15 la sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo (Cedu) nella causa “Lautsi e altri contro Italia” sulla presenza del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche in Italia.

Secondo i ricorrenti, infatti, la presenza del crocifisso risulta contraria al diritto all’istruzione, in particolare al diritto dei genitori di garantire ai loro figli un’educazione e un insegnamento conformi alle loro convinzioni religiose e filosofiche.

La Corte di Strasburgo nel novembre del 2009 aveva dato ragione a Soile Lautsi, cittadina italiana di origini finlandesi, che aveva fatto ricorso contro il simbolo cristiano. Non potendo imporre la rimozione dei crocifissi dalle scuole italiane ed europee, la Corte aveva condannato l’Italia a risarcire 5.000 euro alla Lautsi per danni morali.

Il governo italiano aveva chiesto il rinvio alla Grande Chambre della Corte e la Grande Camera, dopo aver sentito le parti in causa, ha rinviato ad oggi la sua decisione definitiva. 

Nell’attesa della sentenza, il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha spiegato la propria posizione: “In generale non sono favorevole al principio della cancellazione e della sottrazione dei simboli, se in futuro ci saranno altre tradizioni religiose in Occidente altrettanto significative di quella cristiana, penso che valga il principio dell’addizione“.