Asapi: l’inizio di una nuova era

L’ASAPI esprime netta soddisfazione per l’innalzamento dell’obbligo all’istruzione a sedici anni con il conseguente spostamento dell’età dell’accesso al lavoro. La decisione rappresenta un investimento forte pur con la consapevolezza che non può essere una modifica puramente declamatoria.

È indispensabile decidere quale offerta formativa va costruita, tenendo presente che il processo non può essere uniforme né repentino. Le realtà regionali dovranno contribuire alla costruzione di un modello. Esse costituiscono lo snodo dell’offerta formativa nel territorio all’interno di un contesto dove si auspica sia privilegiata la presenza delle scuole -autonome- che dovrebbero avere voce in capitolo nella Conferenza Stato-Regione poiché chiamate a realizzare concretamente le attività di educazione, formazione e istruzione.

Le Agenzie di Formazione Professionale Regionale possono svolgere nel primo biennio della scuola superiore, destinato al prolungamento dell’obbligo scolastico fino a 16 anni, un ruolo integrativo che favorisca l’orientamento, ma non un ruolo sostitutivo del sistema scolastico, poiché tale prerogativa va riservata a percorsi di istruzione con opportune definizioni di un contenuto unitario, articolato anche attraverso gli interventi di supporto delle Agenzie di Formazione Professionale. Esse potranno poi, nel triennio successivo, sviluppare una preziosa attività autonoma di conseguimento di qualifica professionale più strettamente legata al territorio.

La dispersione si combatte raccordando la scuola media inferiore con la superiore, mettendo in condizione le scuole (scuole medie inferiori e superiori), di intervenire con adeguate risorse umane (sostegno ai docenti disponibili per tale impegno che va oltre le loro attuali mansioni, presenza di strutture a supporto degli alunni) e finanziarie (ambienti accoglienti che favoriscano la permanenza della scuola e attività extra-curriculari ed extra-scolastiche gestite dalle istituzioni scolastiche autonome).

L’ASAPI, confidando in una coerenza riformatrice da parte della Regione e delle Province, ritiene essenziale per l’ammodernamento del sistema scolastico italiano, integrato attraverso gli apporti della formazione professionale regionale, che le iscrizioni nel gennaio 2006 avvengano prioritariamente nelle Scuole Medie Superiori (con la possibile presenza delle Agenzie di formazione professionale per la sperimentazione del biennio integrato) e non nelle Agenzie.