Arrivano le nuove leve… di 63 anni

Il ministro dell’istruzione Giannini ha messo di recente in evidenza la giovane età media dei candidati che partecipano al concorso per docenti, rilevando con soddisfazione che “il 63,1% delle domande proviene da candidati che hanno meno di 40 anni (con un picco del 69,9% in Lombardia). L’età media generale è 38,6 anni (39 per il bando primaria e infanzia, 38,8 per secondaria di I e II grado, 34 per il sostegno)”.

Dipende da come si vogliono vedere le cose. Se è vero che quasi due terzi dei candidati hanno meno di 40 anni, è altrettanto vero che più di un terzo, quindi, ha un’età superiore a 40 anni.

Fino a quando la legge sull’età di accesso ai concorsi pubblici non porrà limiti anagrafici per i candidati, e per i docenti non si porranno limiti di età, può capitare che si presentino al concorso, come è loro diritto, molti candidati ‘datati’.

Diamo un’occhiata, ad esempio, all’età dei candidati di scuola primaria e di scuola dell’infanzia, molti dei quali inaspettatamente e oltre ogni speranza, sono stati recuperati grazie a sentenze che hanno riconosciuto valore abilitante al vecchio diploma magistrale conseguito entro il 2001-02.

L’USR Calabria ha pubblicato l’elenco completo di questi candidati, consentendo di quantificare l’età dei più anziani.

Tra i 4.381 candidati di scuola primaria 881 (il 20,1%) sono nati prima del 1970 (quindi hanno più di 45 anni). Tra di loro 71 sono nati prima del 1960 (più di 55 anni); due sono nati nel 1953 (hanno oggi 63 anni).

Tra i 4.578 candidati di scuola dell’infanzia 1.048 (il 22,9%) sono nati prima del 1970. Tra di loro 74 sono nati prima del 1960; uno è nato nel 1953. Uno “splendido 63enne” che aspira alla cattedra di maestro.

Si può ritenere che la situazione anagrafica della Calabria sia simile a quella delle altre regioni.

Se quei candidati ‘datati’ supereranno il concorso, i bambini delle scuole di infanzia e primaria avranno insegnanti freschi di incarico (“neo immessi in ruolo”, come si dice in gergo burocratico) ma… coetanei dei loro nonni.