Aree Interne/2: Agenda per la riqualificazione, un buon inizio

Le LINEE GUIDA definiscono gli interventi permanenti del MIUR in collaborazione con il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Territoriale del MISE, “necessari a migliorare la qualità della scuola” facendo leva sulle novità della riforma la “Buona Scuola” che tra i criteri indicati per la ripartizione dei posti di potenziamento, comprende anche quello della “disponibilità e flessibilità a rispondere alle esigenze geografiche” così come previsto dall’articolo 95” … “di questo criterio si è tenuto conto nella ripartizione dell’organico di potenziamento tra le Regioni…”.

Le risorse previste per le “Aree Interne” dall’art. 1, commi 674 e 675, della Legge di stabilità per il 2015, saranno ulteriormente incrementate “per potenziare ulteriormente l’offerta formativa, laddove si tratti di indirizzi con pochi iscritti (ma considerati strategici per l’area), in un plesso con ridotte dimensioni, o per contribuire all’avvio di un nuovo polo scolastico”.

È previsto, inoltre, un finanziamento-ponte per consentire il conferimento di incarichi dirigenziali anche per istituzioni scolastiche sotto-dimensionate.  La stessa ipotesi di accorpamento dei plessi scolastici viene rivista per assicurare alle famiglie “certezze circa la qualità delle scuole, il trasporto, i servizi di mensa”.

Si parla, infatti, di recuperare i termini dell’accordo in Conferenza Stato-Regioni dell’ottobre 2013, che prevedeva una “quota” di autonomie scolastiche per ogni Regione, calcolata in base al totale degli studenti e in relazione a specifiche esigenze dei territori, superando la rigidità del parametro 400/600.

Le aree strategiche d’intervento investono, tra l’altro, la mobilità dei docenti con l’incentivazione della permanenza, il riparto dell’organico, la valorizzazione anche economica delle professionalità migliori, l’apertura pomeridiana delle scuole, il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali, delle infrastrutture di rete e della digitalizzazione dell’amministrazione scolastica, lo
sviluppo delle competenze didattiche legate alle vocazioni territoriali, dei servizi di orientamento, dell’alternanza scuola-lavoro, azioni di monitoraggio e autovalutazione della didattica, la
formazione del personale scolastico sulle esigenze delle aree interne, diffusione dell’e-governement, incremento dell’informatizzazione dei servizi.